I Casamonica si raccontano a Oggi: “Non siamo tutti uguali”

«Ecco chi era Vittorio Casamonica e perchè il suo funerale è stato fatto così». A parlare, in esclusiva al settimanale Oggi in edicola dal 26 agosto, sono Tony, Guerino, Concetta e Vittorio jr, che hanno aperto le porte della loro casa a un giornalista e un fotografo del settimanale diretto da Umberto Brindani, proprio nei giorni in cui altri Casamonica hanno aggredito una troupe della Rai. «Ci chiamiamo Casamonica ma non siamo tutti uguali – spiegano – Siamo tanti, e come in tutte le famiglie c’è il buono e c’è il cattivo, questo non vi autorizza a insultare un morto, a dargli del boss. A noi ragazzi, Zio Vittorio diceva sempre che ‘la vita da zingaro è finità, che dovevamo essere regolari, studiare, inserirci e aprire un’attività. Di stare alla larga da ‘queì Casamonica. Però appena nasciamo siamo condannati da questo cognome», si sfoga Guerino. Che aveva anche pensato di cambiarlo, il cognome, «ma non lo faccio per rispetto alla mia famiglia. È il cognome di mio padre, di mio nonno, perchè non posso portarlo?». «Ci chiamano nomadi, ma siamo qui da sette generazioni, io sono italiano, quando sento l’inno mi emoziono», dice Vittorio. «Noi abbiamo fatto il militare – aggiunge suo zio – e se domani l’Italia entra in guerra noi siamo pronti a partire perchè l’Italia è il nostro paese». «Noi paghiamo le tasse qui», aggiunge Tony, prima di precisare: «Non abbiamo chiamato noi i vigili e le tv, non strumentalizziamo i morti». E consegnano al settimanale le foto, già online in esclusiva su www.oggi.it, dei funerali di Virginia Spada e Guerino Casamonica, i genitori di Vittorio, svoltisi con le stesse modalità nel 1967 e nel 1977. «Per il funerale di Virginia, la Regina degli zingari, abbiamo usato la stessa carrozza e la stessa chiesa, quella di Don Bosco. Eravamo mafiosi anche allora?. Se fossimo davvero mafiosi, voi in casa nostra non sareste mai entrati», dicono.