Mafia capitale, il Campidoglio si prepara al d-day con Marino in ferie. E scoppia la polemica | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Mafia capitale, il Campidoglio si prepara al d-day con Marino in ferie. E scoppia la polemica

Ignazio Marino assente per vacanza. A Roma scoppia la polemica sulla non presenza del sindaco in città in questi ‘giorni di fuocò. Una Capitale con il Campidoglio in attesa del ‘giorno del giudiziò in consiglio dei ministri e soprattutto scossa e ferita dal funerale show in stile ‘Padrinò di Vittorio Casamonica. Le opposizioni vanno all’attacco ma l’assessore alla Legalità Alfonso Sabella taglia corto: «Il Comune è ben presidiato». Il D-Day del Campidoglio è vicino. Il 27 agosto arriverà in consiglio dei ministri la relazione del ministro dell’Interno Angelino Alfano sul ‘sistema immunitariò di Palazzo Senatorio alle infiltrazioni di Mafia Capitale. Non solo. Il governo il prenderà provvedimenti sul Giubileo, domani c’è un incontro propedeutico tra il vicesindaco Causi e il sottosegretario De Vincenti). Ma giovedì il sindaco Marino molto probabilmente non sarà a Roma, perchè in ferie. E oggi ad innescare la miccia della polemica è un’intervista al sottosegretario del governo Renzi Angelo Rughetti che invita tra l’altro ancora una volta il sindaco-chirurgo a «cambiare passo». E sulla sua assenza chiosa: «Se andava a Ostia lo avrebbero apprezzato tutti». Sui social network, da Facebook a Twitter, corre l’ironia dei romani: in tanti criticano il comportamento del primo cittadino, sottolineando come sia «sempre in vacanza». Ai Caraibi, scrivono i ben informati. «La polemica sulle vacanze fatta da quelli che sono in vacanza da 1 mese è davvero esilarante. #opposizionebalneare» cinguetta il neoassessore ai Trasporti Stefano Esposito battibeccando con il leader della Destra Francesco Storace che scherza su Twitter: «Sto cercando il sindaco in giro per il mondo. Me lo ha chiesto Orfini che Renzi lo vò menà». «Più che altro a Roma c’è gente che nella lotta alla criminalità è in vacanza da una vita e parla pure» commenta il presidente del Pd e commissario dei dem a Roma Matteo Orfini. «Io ci sarò, il vicesindaco pure, il sindaco non so se farà in tempo a rientrare. Il Campidoglio è ben presidiato» taglia corto Sabella il magistrato acchiappamafiosi della giunta Marino. «Non trovo affatto incredibile che una persona che lavora ininterrottamente, giorno e notte, dal 23 dicembre, prenda dieci giorni di vacanza – spiega Alfonso Sabella – Trovo incredibile che tante persone che adesso parlano sono state fuori per anni da Roma, mentre la mafia prendeva il controllo del territorio». «Tornare dalle vacanze sarebbe stato dare un’ulteriore soddisfazione a questi signori che con il loro funerale cafone hanno voluto sfidare la città – aggiunge -. Noi risponderemo con le regole». Il vicesindaco Marco Causi, ‘reggentè in questi giorni in assenza di Marino, lancia invece un appello alle forze civiche e sociali della città: «Serve coraggio e la piena unità tra istituzioni e società civile – dice – C’è un ondata di indignazione in città: deve essere la base di consenso per un’azione repressiva più forte». Questa per il Campidoglio sarà una settimana cruciale. Giovedì il numero uno del Viminale riferirà al governo sui provvedimenti da prendere in base alla relazione del prefetto Franco Gabrielli. Il Comune non sarà sciolto – l’ha fatto capire mesi fa il premier Matteo Renzi -, lo sarà invece il Municipio di Ostia, il più inquinato dai clan, che avrà un commissario. E salteranno una serie di teste di dirigenti comunali. Si proporrà, invece, far diventare di fatto l’amministrazione di Ignazio Marino ‘sorvegliata specialè del prefetto, con controlli serrati sulle gare d’appalto e la revoca di una serie di assegnazioni fatte senza bando. Quelle più a rischio di manipolazione. Il tutto anche in vista del Giubileo, che partirà l’8 dicembre e metterà la Città Eterna sotto i riflettori di tutto il mondo.

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