Giubileo, al via il primo incontro: ecco le priorità. Pronto il modello Expo ma allarme Isis | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Giubileo, al via il primo incontro: ecco le priorità. Pronto il modello Expo ma allarme Isis

Primo incontro operativo sul Giubileo – dopo il Consiglio dei ministri del 27 agosto – tra il Campidoglio e il prefetto di Roma Franco Gabrielli, incaricato del coordinamento degli aspetti organizzativi dell’Anno Santo. Il vicesindaco di Roma Marco Causi è appena arrivato nella sede della prefettura di Roma, a Palazzo Valentini per una riunione con il prefetto.- Le priorità per il Giubileo «sono il potenziamento e l’affinamento del sistema di risposta sanitaria, a cui sta lavorando la Regione, che è anche impegnata sul tema dei pellegrinaggi a piedi. Il Comune ha un piano ampiamente definito, stanno aspettando per indire le gare di avere in cassa, o in termini di competenza, le risorse. C’è il tema della sicurezza e il numero unico delle emergenze 112 è già una risposta». Così il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, a margine della visita alla sala operativa del Nue 112 a Roma. «Per me è fondamentale la rimodulazione del controllo del territorio in termini di coordinamento tra Ps e carabinieri – ha aggiunto – e questa iniziativa del 112 unico ci aiuterà perchè forzerà definitivamente la mano di tutti, perchè il territorio sia fidelizzato, non sia più oggetto di controllo per obiettivi ma per aree di esclusiva competenza di una forza o di un’altra. Tutte queste macroaree – ha aggiunto Gabrielli – avranno bisogno di un coordinamento, ma non nel senso che io andrà a dire a Zingaretti quante ambulanze deve comprare e dove metterle: questo lo fara lui secondo il piano che ha immaginato. Analogamente farà il sindaco. Poi è chiaro che l’evento ha la necessità di avere qualcuno che tiri le fila, che metta a fattore comune la pianificazione per far sì che gli eventi siano gestiti in maniera coordinata. Questa attività di coordinamento tecnico il governo l’ha messa in capo al prefetto di Roma. Questo è lo scenario».

«Quando sento parlare di ‘modello Expò mi viene la psoriasi, perchè il Giubileo 2015 non è nulla di tutto questo. La gestione del Giubileo straordinario della Misericordia, misericordia che chiedo tutti abbiano perchè questo ‘tafazzismò non fa bene alla città, riguarda il fatto che il governo differisce i tempi del rientro del debito e mette a disposizione del sindaco delle deroghe che attengono esclusivamente alle tempistiche». Lo ha detto il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, a margine di una iniziativa a Roma. «Il riferimento alle deroghe su Expo è una iperbole – ha aggiunto – c’è un abisso tra Expo e la vicenda giubilare che atterrà esclusivamente al piano che il Comune ha presentato al governo e che il governo consente al sindaco di svolgere con una tempistica migliore. Sento grande confusione e grandi paralleli assolutamente impropri e fuorvianti. Per il Giubileo del 2000 ci fu una legge speciale, una agenzia, soldi, poteri, orizzonti. Expo fu decretato nel 2007, c’è stato oltre un miliardo di impegno di spesa. Si cita sempre la Protezione civile, sempre stata identificata e spesso rimpianta come ‘quella delle deroghè. Vi sfido – ha concluso – non c’è nessuna emergenza di Protezione Civile che assommi in sè le deroghe che sono state riferite al dottor Sala».

«Questo è il Giubileo ai tempi dell’ Isis, di una radicalizzazione quasi epocale, e quindi dobbiamo affinare quanto più possibile i nostri strumenti. Se voi pensate che lo diciamo per scaramanzia vi sbagliate: noi pensiamo che quella del terrorismo internazionale sia una minaccia concreta e reale. Ma come tutte le minacce non vuol dire che dobbiamo chiuderci. Dobbiamo attrezzarci in modo che la minaccia non si concretizzi in modo negativo». Così il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, a margine di una iniziativa nella Capitale.

«Nonostante la distanza fisica, ho parlato in questi giorni con il sindaco Marino, ci sentiamo spesso e volentieri. Lui sa come la penso, ovvero che non c’è alcun condominio». Lo ha detto il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, a margine di una iniziativa a Roma. Oggi, ha ricordato il prefetto, c’è un incontro sul Giubileo chiesto dal vicesindaco di Roma Marco Causi, «propedeutico all’insediamento della segreteria tecnica che sarà domani. La segreteria sarà la cabina dove ci saranno anche rappresentanti della Regione, chiederò al presidente Zingaretti di darmi uno o due nomi che faranno parte di questa struttura. Sarà il luogo della condivisione e della concertazione».

«Io rispondo ai romani. Annunciando blocchi sono partiti con il piede sbagliatissimo. Con me non attacca perchè non solo non mi spaventano, ma non mi preoccupano proprio. È che forse non mi conoscono: nella mia vita ho affrontato battaglie ben più difficili». Così l’assessore ai trasporti di Roma Stefano Esposito commenta la minaccia dei tour operator di bloccare il traffico con i pullman, andando sotto al Campidoglio, per protestare contro l’aumento a mille euro del ticket di ingresso in centro. A lanciare la sfida, dalle pagine di Repubblica, è Carlo Maiotti, Presidente Anstra, la più grande associazione che riunisce le aziende di pullman a noleggio: pronti a mandare il traffico in tilt e a bloccare Roma contro questo aumento del 500% «se l’assessore Esposito, non ritorna sui suoi passi», dice. Una misura che scontenta anche altri operatori del settore turistico della Capitale. Ma l’assessore Esposito replica che il suo è un provvedimento «disincentivante» e ribadisce che la proposta per aumentare il ticket di entrata dei bus turistici nel centro di Roma «verrà portata nella prossima giunta. Si passerà da 200 euro a mille euro al giorno». L’obiettivo dell’assessore è disincentivare in tal modo l’ingresso dei bus turistici nel centro storico della città e farli fermare, a costi nettamente inferiori fuori da quest’area, in vista del Giubileo.

Dal primo novembre i cittadini di Roma e provincia avranno un solo numero per le emergenze, il 112, che assommerà in sè il 113 della polizia, il 115 dei vigili del fuoco, il 118 dell’emergenza sanitaria e naturalmente il 112 dei carabinieri.Sede operativa del Numero unico delle emergenze, sarà la nuova Centrale unica delle emergenze, in avanzato stato di allestimento grazie a un progetto della Regione Lazio. «Sarà anche una risposta» sul tema sicurezza durante il Giubileo assicura il prefetto di Roma Franco Gabrielli.I locali della ex ‘Casa della Bambina Giuliano Dalmatà, uno stabile di proprietà regionale, nel quartiere Laurentino, sono stati visitati stamane dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e dal prefetto di Roma Franco Gabrielli. Il Numero unico delle emergenze (Nue), richiesto dalle direttive Ue ormai da anni e finanziato dalla regione Lazio con 3,5 milioni, consentirà un migliore coordinamento delle Forze dell’Ordine e una maggiore ottimizzazione delle risorse e degli interventi. Il Lazio, dopo la Lombardia, sarà la seconda Regione italiana a dotarsi di questo servizio; vi lavoreranno 80 persone e sarà in grado di dare risposte in 12 lingue. La struttura ospiterà successivamente anche l’Agenzia regionale di Protezione civile con gli uffici amministrativi, la Sala operativa e il Centro Funzionale. La Regione prevede di aprire un’altra centrale operativa a Frosinone per coprire il resto del territorio regionale. «Nasce la casa della sicurezza di Roma e della sua provincia – ha commentato Zingaretti – Organizziamo tutti gli aspetti della sicurezza del cittadino che troverà qui il suo centro».

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