Roma, calvario Strootman: ancora un intervento per giocare ancora | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Roma, calvario Strootman: ancora un intervento per giocare ancora

Tre interventi chirurgici al ginocchio sinistro in appena 18 mesi. Basta questo dato a riassumere il calvario di Kevin Strootman, centrocampista della Roma infortunatosi la prima volta il 9 marzo 2014, e da allora mai più tornato veramente a disposizione di Rudi Garcia (finora solo 36 presenze e 6 gol in giallorosso tra campionato e coppe). La ‘lavatricè, etichetta affibbiata dal tecnico all’olandese per le sue doti in mezzo al campo, questa mattina è tornata in sala operatoria, stavolta nella Capitale dal professor Pier Paolo Mariani. La revisione chirurgica artroscopica al legamento crociato anteriore effettuata nella clinica Villa Stuart è durata circa due ore. Difficile invece quantificare i tempi di recupero. «Ritornerà a giocare, questa è una promessa da chirurgo e mezzo tifoso» assicura Mariani, prima di aggiungere però che «dopo un anno e mezzo che non si gioca è un pò difficile dare dei tempi». «Io sono soddisfatto dell’intervento, ma per dire che è riuscito dovremo aspettare due mesi perchè il chirurgo ortopedico non lo sa mai immediatamente – spiega -. Purtroppo la medicina non è matematica. Probabilmente anche il chirurgo precedente era pienamente soddisfatto». Il riferimento è all’equipe medica del prof. Van Dijk che, assieme ai colleghi Kerkhoff e Heijboer, operò per la prima volta Strootman ad Amsterdam il 18 marzo 2014. Anche allora l’intervento durò due ore, e fu archiviato con un «perfettamente riuscito». In realtà, non tutto deve essere andato per il verso giusto visto che Strootman – dopo otto mesi di riabilitazione e appena 7 presenze – il 30 gennaio 2015 è costretto a una nuova operazione. Da allora l’olandese non ha più giocato una partita e oggi, a distanza di 541 giorni dal primo infortunio, ha deciso di farsi riaprire il ginocchio sinistro sperando finalmente di chiudere con la sfortuna. La decisione, seppur sofferta, è apparsa inevitabile poichè come spiegato dallo stesso giocatore «a causa di una mancanza di potenza nella gamba sinistra non posso competere ad alto livello». Ecco quindi che l’intervento di Mariani servirà per «avere meno problemi col ginocchio in futuro e riconquistare nuovamente la mia forza». «Sono enormemente deluso dal fatto che non potrò dare il mio contribuire alla Roma e alla nazionale olandese per i prossimi mesi, ma farò di tutto per tornare in campo il prima possibile» l’ultimo tweet prima di entrare in sala operatoria. «Era sereno, sorrideva, era tranquillo – racconta Mariani – ma ha avuto un mese estremamente duro, fino a un paio di giorni fa era sotto un treno, era depresso. Se tornerà quello di prima? Io riparo, non guarisco. Strootman aveva un’instabilità del ginocchio, difficoltà nel recupero e quindi è stato ricostruito il crociato prendendo un frammento del tendine rotuleo del ginocchio destro. Ora proseguirà col protocollo riabilitativo». Con i tifosi romanisti che si augurano di rivederlo in campo già in questa stagione.

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