Il risveglio di Marino: dal ritorno dalle ferie al sit-in contro le mafie. E arriva la sponda Usa, De Blasio: "Ignazio coraggioso" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Risveglio Marino: ritorno dalle ferie e sit-in contro le mafie. Sponda Usa, De Blasio: “Ignazio coraggioso”

«Se a fine giornata non hai tanti nemici non hai fatto la cosa giusta», dice il sindaco. Il collega, che che vive un momento no dopo il crollo dei sondaggi, gli dà man forte

– Dopo il lungo silenzio vacanziero, prima di lasciare gli Stati Uniti per tornare a Roma, il sindaco Ignazio Marino incassa l’appoggio del primo cittadino di New York Bill De Blasio, e finalmente parla. E le sue parole sono una secca risposta alle tante polemiche sulla sua assenza dal Campidoglio in un momento critico per la Capitale: «Se a fine giornata non hai tanti nemici vuol dire che non hai fatto la cosa giusta», dice. Il collega americano, che sta vivendo un momento no dopo il crollo dei sondaggi, gli dà man forte: «Ignazio Marino è stato coraggioso. Merita molto credito per quello che sta facendo nella lotta alla mafia e alla corruzione». Dopo la parentesi americana Marino sarà operativo da domani a Roma e sarà impegnato prima in una giunta politica a Palazzo Senatorio nel primo pomeriggio e poi si unirà, in un secondo momento, alla manifestazione contro le mafie organizzata nel quartiere Tuscolano. «Domani a piazza Don Bosco Roma dirà il suo no alla mafia – ha annunciato Marino -. Con tutta la giunta e i presidenti di municipio saremo in quella piazza insieme ai cittadini, alle associazioni, alle istituzioni, ai partiti, a tutti coloro – e sono la stragrande maggioranza dei cittadini romani e italiani – che vogliono sbattere la porta in faccia alla criminalità organizzata». A lanciare il presidio di legalità, nello stesso luogo della città che ha ospitato i funerali show di Vittorio Casamonica, è stato il presidente del Pd Matteo Orfini ma a scendere in piazza, domani pomeriggio, saranno diverse realtà politiche, associazioni e organizzazioni di categoria. Unico neo: alla vigilia dell’importante appuntamento, si sono palesate già le prime frizioni. Oltre ai partiti che sostengono Ignazio Marino alla guida della città, ha annunciato la sua partecipazione ‘con riservà anche l’ex sfidante del chirurgo-dem, l’imprenditore Alfio Marchini: «Il sit in di domani a Don Bosco sia silenzioso o non ci saremo – la sua premessa -. Abbiamo detto a Orfini che l’unica forma organizzativa di questa manifestazione deve essere apolitica, apartitica, priva di palchi e palchetti e senza alcun intervento più o meno politico». La risposta, incandescente, gli è arrivata da Sel (il partito che dopo le dimissioni del precedente vicesindaco di Roma Luigi Nieri è passato in appoggio esterno al sindaco): «Ci vuole antimafia sociale e non marce silenziose come chiede Marchini – le parole del segretario romano Paolo Cento -. Se vuole stare in silenzio contro le mafie è scelta sua, noi la voce la faremo sentire come ascolteremo le testimonianze che saliranno sul palco: dai sindacati agli imprenditori impegnati contro il racket. La lista Marchini si rassegni: la piazza del 3 settembre non può essere strumentalizzata per larghe intese o manovre politiciste che niente hanno a che vedere con le lotte contro le mafie». La manifestazione serve per «testimoniare il no deciso di Roma a ogni forma di criminalità organizzata – le parole del sindaco -. Spero che questo possa avvenire senza divisioni ideologiche o politiche e senza polemiche, che non farebbero altro che indebolire il fronte della legalità a tutto vantaggio della mafia». Oggi, nel frattempo, Marino a New York ha incontrato il collega Bill De Blasio per parlare di cambiamenti climatici. Ieri si è visto con Vicki Been, responsabile per la conservazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare del comune di New York per un confronto sul social housing. Per quanto riguarda il calendario ‘romanò, a partire da domani, sarà serrato: solo per cominciare, venerdì 4 dovrebbe incontrare il prefetto Franco Gabrielli per un colloquio a tutto tondo, da Mafia Capitale al Giubileo, e lo stesso giorno – nel pomeriggio – partecipare ad una riunione con il Governo, sempre a tema Anno Santo. A City Hall, sede del municipio di New York, va in scena la grande amicizia tra Bill de Blasio e Ignazio Marino. Due persone che si stimano e che – come ha rivelato il sindaco della Grande Mela – si sentono molto spesso, scambiandosi email ma anche inviandosi messaggini con lo smartphone. E chissà che non sia nata proprio con un sms l’idea dell’incontro che di fatto chiude la pausa estiva del sindaco di Roma, passata lontano da tutto e da tutti. Un incontro di lavoro, quello con de Blasio, «per dare seguito agli impegni emersi nel recente incontro col Papa s Roma sul drammatico tema dei cambiamenti climatici», si legge in una nota del Campidoglio. Ma che per Marino rappresenta una vera e propria boccata di ossigeno dopo le feroci polemiche delle ultime settimane. L’amico Bill non lesina parole di affetto e di stima nei suoi confronti: «Lo accolgo sempre molto calorosamente. Per me è sempre un piacere ed un onore essere in contatto con Ignazio con cui condividiamo una comune visione sulle riforme necessarie e sulla lotta alla corruzione», afferma de Blasio parlando alla stampa italiana convocata al termine del faccia a faccia col sindaco di Roma. Marino – che era risucito ad entrare a City Hall dribblando giornalisti e operatori che lo attendevano da ore all’ingresso – non può che sorridere. Dall’Italia è un fiume di critiche, non ultima quella della sua vacanza, giudicata troppo lunga in un periodo così delicato per le sorti di Roma. A New York, invece, un’accoglienza riservata a pochi. «Ignazio merita grande credito per quello che sta facendo. E non è facile», insiste de Blasio, che parla di un sindaco «coraggioso» per come sta cercando di cambiare la realtà nella sua città. Marino, intervenendo a sua volta, ricambia, sottolineando le molte sfide comuni che hanno due metropoli come Roma e New York. «Sono moltro orgoglioso dell’amicizia della città di New York e del sostegno di un vero democratico e un vero riformista, che non teme mai di cambiare le cose». Il sindaco di Roma non prende le domande dei giornalisti. Ma trova comunque il modo per togliersi un sassolino dalla scarpa: «Spesso cambiare le cose comporta farsi dei nemici. Ma se a fine giornata non hai tanti nemici vuol dire che non hai fatto la cosa giusta». E dopo un lungo abbraccio con Bill, adesso per Marino è proprio l’ora di rientrare in Italia.

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