Addio ai libri di testo, nelle scuole di Roma si studia on line | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Addio ai libri di testo, nelle scuole di Roma si studia on line

Caro vecchio libro di testo addio. A Roma una scuola cambia volto e si veste di una nuova versione light e cioè senza libri di storia, matematica, italiano. A scommettere sulle nuove tecnologie è la scuola media Giuseppe Mazzini, un istituto scolastico a due passi dal Colosseo frequentato da circa 500 ragazzi e ragazze di cui l’8% stranieri, da quest’anno affiderà il sapere dei propri studenti a dispense, blog e approfondimenti on line. «L’idea ci è venuta la scorsa primavera – spiega il Preside Andrea Caroni – come protesta contro il decreto La buona scuola. Poi, però, si è trasformata in un’opportunità per le famiglie e per gli studenti, oltre che per i docenti che vengono impegnati in prima persona in questa sorta di rivoluzione». Perchè la scuola Mazzini lascia discrezionalità ai docenti nel senso che «qualcuno può indicare libri di testo, che però non devono essere nuovi ma quelli utilizzati negli scorsi anni» oppure, e questa è la linea preferita, «preparare dispense o aprire blog per fornire ai ragazzi tutto il supporto necessario». Caroni è entusiasta del nuovo modo di concepire lo studio «senza peso economico per le famiglie che risparmieranno circa 100-150 euro all’anno per ciascun figlio e alle quali al massimo può essere chiesto un contributo per le dispense. La nostra scuola serve un bacino molto ampio che va da San Giovanni all’Esquilino, da Labicano alla Garbatella»; pertanto, pur essendo considerata una scuola con una popolazione di livello reddituale medio alta «esistono anche situazioni di difficoltà». A giovarne sarà, però, anche la qualità dell’insegnamento: «la dispensa è una sorta di libro aperto, sempre pronto per essere aggiornato e attualizzato e il blog è uno strumento molto amato dai giovani ma che permette un continuo confronto col docente». «Certo – rassicura – i libri non spariranno del tutto e per questo organizzeremo delle piccole biblioteche di classe e dei momenti di incontro con le famiglie degli ex alunni per potersi scambiare i libri di seconda mano». La Mazzini è la prima scuola dell’obbligo a sperimentare le potenzialità del decreto 104 del 2013 che consente di adottare libri elettronici o home made. Ma in Italia l’esperimento esiste già da qualche anno nelle scuole superiori che aderiscono al progetto Book in Progress e che raccoglie centinaia di docenti incaricati di realizzare dispense e testi senza dover ricorrere a case editrici esterne.

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