Casamonica, Leone: "Porta a Porta rigoroso, nessun folklore" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Casamonica, Leone: “Porta a Porta rigoroso, nessun folklore”

– Porta a Porta, nella puntata con i Casamonica, ha seguito «una linea rigorosa, in grado di fornire agli spettatori una lettura completa e corretta degli avvenimenti. Per questo sono stati trattati tutti gli argomenti più spinosi con trasparenza e completezza, senza fare sconti di alcun genere» e «nessuna concessione al folklore». Lo ha detto in Vigilanza il direttore di Rai1, Giancarlo Leone, precisando che «la presenza in studio dei Casamonica non ha comportato alcun onere per l’azienda».Porta a Porta – ha detto ancora Leone – ha ritenuto che non andasse rimosso quel vulnus che ha macchiato l’immagine della Capitale, ma che andasse al contrario raccontato nella sua integrità. Di questa intenzione ero stato ovviamente informato come deve esserlo un direttore di rete». «Vespa ha valutato, con gli autori del programma, che solo una presenza in studio di esponenti della famiglia Casamonica – ha sottolineato il direttore di Rai1 – poteva garantire la percezione dell’impatto criminoso che questo clan ha sulla città. Un collegamento fuori studio, opzione presa in esame, vista la delicatezza del caso, non avrebbe permesso di approfondire tutti gli aspetti della vicenda, nè permettere un vero contraddittorio. Nello studio è stata garantita la presenza di due prestigiosi giornalisti, particolarmente esperti su Casamonica, che con il conduttore hanno incalzato i due ospiti. Vespa in particolare ha fatto presente che sono attualmente inquisiti 117 membri della famiglia ed 82 sono sotto sorveglianza». «Il punto centrale della trasmissione – ha proseguito il direttore di Rai1 – era tuttavia un altro. Vespa ha contestato ai due ospiti che la solennità del funerale di Vittorio, la musica del Padrino, i manifesti usati erano espliciti segnali di potere lanciati al mondo criminale romano. Nessuna concessione al folkore, bensì la solita linea di informazione che caratterizza da vent’anni Porta a Porta. Una linea rigorosa, puntale sugli appuntamenti di cronaca ed in grado di fornire agli spettatori una lettura completa e corretta degli avvenimenti. Per questo nella puntata sono stati trattati tutti gli argomenti più spinosi con trasparenza e completezza, senza fare sconti di alcun genere». «Per quanto riguarda i contatti con i Casamonica – ha precisato Leone – sono avvenuti attraverso il loro legale e la presenza in studio non ha comportato alcun onere per l’azienda». «Non abbiamo ignorato le critiche che ci sono state rivolte – ha ricordato quindi Leone – e ci siamo posti il problema di ritornare sul tema chiarendone i contorni e trasmettendo il parere schietto e motivato dell’autorità capitolina che ha subito il danno di quel funerale». «Dobbiamo spiegare al pubblico – ha concluso – che i codici televisivi possono talvolta indurre in errore, ma è meglio correre questo rischio che impoverire la ricostruzione. Ritengo che il programma abbia seguito questi codici, ma ritengo che il dubbio debba essere la nostra unica certezza e che dunque non si fermi qui questa riflessione». (

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