Dalla banda della Magliana alle partite di poker truccate: preso er Caprotto | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Dalla banda della Magliana alle partite di poker truccate: preso er Caprotto

Tre persone sono finite agli arresti domiciliari a Roma con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di un numero indeterminato di truffe attraverso l’organizzazione di partite di poker truccate. Ad eseguire le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Roma e che si inquadrano in un’articolata indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia della procura della Repubblica di Roma sono stati questa mattina gli uomini della Guardia di finanza. Presunto capo del sodalizio è per gli investigatori il pluripregiudicato romano Vincenzo De Angelis, meglio conosciuto come “er Caprotto”, già ritenuto appartenente alla banda della Magliana. Per le proprie truffe l’organizzazione si avvaleva di metodi alquanto ingegnosi, consistenti nell’utilizzo di carte da gioco segnate da piccole incisioni, che venivano realizzate con un ago, e di particolari “segni” realizzati con un inchiostro speciale: tali accorgimenti consentivano al mazziere di riconoscere le carte da gioco al tatto. In altri casi l’organizzazione selezionava delle “persone di fiducia” che avrebbero riportato le vittorie e le perdite fittizie. In questo modo i componenti dell’organizzazione avevano truffato ignare e facoltose vittime, ottenendo ingenti profitti illeciti. Nei confronti dei tre arrestati, considerati organici al sodalizio criminale, sono in corso anche perquisizioni finalizzate all’acquisizione di ulteriori elementi utili al prosieguo delle indagini.

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