Dossier illegali, nessun processo per il generale Pollari e Pompa | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Dossier illegali, nessun processo per il generale Pollari e Pompa

L’ex direttore del Sismi Niccolò Pollari non subirà alcun processo per la vicenda del presunto archivio riservato di via Nazionale, a Roma. Il gup di Perugia Andrea Claudiani ha infatti dichiarato oggi il non doversi procedere nei confronti suoi e dell’ex funzionario Pio Pompa per prescrizione del reato di abuso di ufficio nel quale era stata riqualificata l’accusa di procacciamento di informazioni da «fonti aperte». Per quanto riguarda invece l’altro addebito, quello riguardante il presunto versamento di 30 mila euro al giornalista Renato Farina, i due imputati sono stati prosciolti per l’esistenza del segreto di Stato. «Con riferimento – ha sostenuto il giudice – alla impossibilità di esercitare il diritto di difesa da parte degli imputati». Prima di ritirarsi in camera di consiglio il gup ha informato le parti del conflitto di attribuzione sollevato nei giorni scorsi dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, secondo cui la procura umbra non avrebbe dovuto esercitare l’azione penale in quanto la materia è coperta da segreto. La competenza dei pm perugini è legata al coinvolgimento nell’indagine di alcuni magistrati romani come parti offese. «Sono sollevato» ha commentato la decisione del gup (dopo una camera di consiglio di quattro ore) il generale Pollari con il suo difensore, l’avvocato Nicola Madia, che lo ha informato telefonicamente. «Il segreto di Stato ha impedito al generale Pollari di difendersi ma la decisione del giudice non lo espone ad un processo ingiusto durante il quale non avrebbe potuto esercitare un diritto sacrosanto, quello di difesa, essendo impossibilitato a rivelare elementi coperti da strettissimo riserbo» ha quindi detto il legale. «Sono soddisfatto» ha proseguito l’avvocato Madia per il quale «Pollari è un servitore dello Stato e mai avrebbe rivelato gli ordini impartiti da cinque compagini governative di orientamento politico differente». «Alcune rivelazioni del generale – ha sostenuto – avrebbero potuto pregiudicare la sicurezza interna ed internazionale del nostro Paese». Nel febbraio 2013 Pollari e Pompa erano stati già prosciolti da un altro gup di Perugia ma la decisione era stata successivamente annullata dalla Cassazione che ha rimandato gli atti nel capoluogo umbro. Oggi il non doversi procedere.

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