Il M5s presenta un esposto: "Il bilancio di Marino proroga Mafia capitale" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Il M5s presenta un esposto: “Il bilancio di Marino proroga Mafia capitale”

«Il Sindaco Marino predica bene, ma razzola male. Inutile fare improbabili eventi per la legalità, se poi si approvano bilanci come quello di luglio che prorogano proprio gli appalti di Mafia Capitale. Giovedì 24 settembre, alle ore 12.00, saremo in viale Mazzini per consegnare ai magistrati della Corte dei Conti l’esposto sull’assestamento di bilancio di luglio 2015 della Giunta Marino». È quanto fa sapere in una nota il gruppo capitolino del Movimento cinque stelle. – «Tra le varie anomalie, abbiamo trovato una cifra monstre di 15.457.909,80 euro ripartita tra i centri di accoglienza immigrati, i servizi per Rom Sinti e Caminanti e l’assistenza alloggiativa dall’ 1.8.2015 al 31.12.2015, con proroghe degli affidamenti ai soliti noti, nonostante Mafia capitale», spiega il gruppo consiliare M5s. «Abbiamo anche individuato – proseguono – diversi appalti e servizi che ‘lievitanò notevolmente rispetto alle previsioni – a questo punto del tutto errate – del bilancio che era stato approvato appena qualche mese prima. Come mai? Inoltre, dopo che Atac ha continuato a perdere 200 milioni di Euro all’anno a causa della dissennata gestione Marino, ora viene ripatrimonializzata (atto certamente dovuto per le tutela del servizio) con modalità a dir poco improbabili e da ‘finanza creativà da parte della Giunta. Appare incredibile come si dia mandato ad operare su Atac ad esponenti della Giunta che già sono stati gli artefici delle politiche con cui si è prodotto il crack dei conti ed il conseguente commissariamento finanziario di Roma nel 2008. Infine, con la delibera di bilancio il consiglio rilascia alla giunta il potere di disporre a proprio piacimento sulla concessione-locazione di centinaia di immobili. Insomma: Mafia Capitale non ha insegnato proprio nulla. E Marino continua proprio a non capire. Vediamo cosa ne pensano i magistrati».

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