Rifiuti, il caso Ama scuote Sel: Imma Battaglia pensa al suo addio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Rifiuti, il caso Ama scuote Sel: Imma Battaglia pensa al suo addio

– Il caso Ama scuote all’interno il gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà in Campidoglio. E la consigliera Imma Battaglia si dice pronta a lasciare. «Sono molto tesa sulla questione dell’Ama e le posizioni di Sel – spiega – Sto pensando di uscire dal gruppo. Mi sento sola nella mia battaglia. Dobbiamo finire di fare demagogia e assumerci tutti le stesse responsabilità. Per me è un tema politico, della sinistra in cui voglio credere, una sinistra dove tutti siano responsabili: politici, sindacati, dirigenti e lavoratori». «Con Sel mi sento in una grande difficoltà dialettica perchè si contesta solo la privatizzazione ma non si mette in discussione il basso livello di servizio che fornisce la società pubblica – prosegue Battaglia – La pulizia di questa città è uno scandalo e non è accettabile nascondersi dietro a un dito. Qui si sta dando ad un’azienda completamente fallimentare l’affidamento per 15 anni e l’unico tema possibile è l’apertura ai privati? Io voglio garanzie. Questa è la battaglia che Sel dovrebbe fare». E a chi le chiede come voterà in Aula Battaglia risponde: «Ancora non lo so ma se dovessi votare contrario le mie motivazioni sarebbero diverse dai miei colleghi di Sel».Sto preparando un emendamento non facile perchè secondo me l’analisi del servizio non dovrebbe essere affidata ad una società esterna ma dovrebbe essere fatta soltanto dai cittadini». Così la consigliera comunale di Sel Imma Battaglia a margine dell’assemblea capitolina dove è in discussione la delibera sulle linee guida per il nuovo contratto Ama. «Immagino un sistema con valutazione come succede ad esempio nelle compagnie aeree – spiega – Se noi veramente vogliamo cambiare dobbiamo introdurre il nuovo modello di lavoro inserendo i livelli di servizio dove i cittadini giudicano sempre l’operato e l’efficienza del servizio segnalando eventuali insoddisfazioni. Tutti i dipendenti Ama, dal dirigente allo spazzino, devono essere giudicati dai romani che potranno farlo conoscendo numero di matricola di ognuno di loro».

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