Fine vita, al Gemelli dialogo a più voci tra medici e istituzioni | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Fine vita, al Gemelli dialogo a più voci tra medici e istituzioni

Oggi la medicina assicura con i suoi progressi un prolungamento della vita fino a pochi decenni fa inimmaginabile e diventa quindi necessario affrontare il tema del «fine vita» e i grandi temi a esso connessi, come l’accanimento terapeutico, l’abbandono terapeutico, l’autodeterminazione delle cure, la medicina difensiva. È per discutere su queste tematiche e favorire l’«incontro» di diverse competenze che l’Associazione Dona la vita con il Cuore Onlus promuove domani, giovedì 24 settembre, dalle ore 9.30, presso il Policlinico Universitario A. Gemelli (Aula Brasca) la Tavola Rotonda intitolata «La coscienza del medico e il rispetto del paziente nel fine vita». Questo dialogo a più voci, che vedrà la partecipazione di ospiti prestigiosi, viene organizzato in collaborazione con il Policlinico A. Gemelli, l’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Associazione di Iniziativa Parlamentare per la Salute e la Prevenzione, l’Associazione Medici Cattolici Italiani, il Centro di Ateneo per la Vita della Cattolica. Ad aprire i lavori (ore 10.30) saranno il Prof. Massimo Massetti, Presidente di Dona la vita con il cuore Onlus e Direttore dell’Istituto di Cardiologia e Cardiochirurgia dell’Università Cattolica – Policlinico Universitario A. Gemelli e il Card. Francesco Coccopalmerio, Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi. Il dibattito sarà introdotto dal Prof. Massimo Antonelli, Direttore Rianimazione e Terapia Intensiva del Policlinico Gemelli e Direttore del Centro di Ateneo per la Vita dell’Università Cattolica, del Dott. Alessandro Nanni Costa, Direttore del Centro Nazionale Trapianti e dell’ing. Enrico Zampedri, Direttore generale del Policlinico Universitario A. Gemelli. Seguirà la tavola rotonda, moderata dal Prof. Benedetto Ippolito, filosofo ed editorialista del periodico Formiche, che prevede le seguenti relazioni: Elogio della dignità a cura di Prof. Giovanni Maria Flick, Presidente Emerito Corte Costituzionale; La discussione in divenire del CNB a cura del Prof. Rodolfo Proietti, Ordinario di Anestesiologia e Rianimazione all’Università Cattolica e membro del Comitato Nazionale Bioetica; La bioetica clinica nella formazione e nelle decisioni degli operatori sanitari, a cura del Prof. Antonio G. Spagnolo, Direttore dell’Istituto di Bioetica, all’Università Cattolica di Roma; Il giuramento di Ippocrate al giorno d’oggi a cura del Prof. Rocco Bellantone, Preside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica di Roma; Leggi antiquate e bisogni innovativi a cura del Prof. Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità; La corretta informazione a cura della Dott.ssa Margherita De Bac, giornalista del Corriere della Sera; Siamo tutti opinionisti? a cura della Dott.ssa Enrica Bonaccorti, Conduttrice radio-televisiva e scrittrice. Conclude i lavori della densa giornata Sua Ecc. Mons. Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico Generale dell’Università Cattolica. «Diventa quanto mai centrale formare ed educare a una visione etica il personale sanitario, con il fine di arrivare a un Bene ultimo già comunque espresso nel Giuramento di Ippocrate e nei codici deontologici che impegna coloro che intraprendono la professione», spiega il professor Massetti promotore dell’incontro. Si legge all’interno della «Carta degli operatori sanitari» del 1995, redatta dal Pontificio Consiglio della Pastorale per gli Operatori Sanitari: «Il progresso della medicina e il sorgere di sempre nuove questioni morali, pertanto, richiedono da parte dell’operatore sanitario una seria preparazione e formazione continua, per mantenere la dovuta competenza professionale. A tal fine, si auspica che tutti gli operatori sanitari siano opportunamente formati e che i responsabili della formazione professionale si adoperino per la formazione bioetica. Va inoltre favorita, nei principali centri ospedalieri, la costituzione di comitati etici per la prassi medica e/o di servizi di etica clinica. In essi la competenza e la valutazione medica si confrontano e si integrano con quella delle altre presenze professionali accanto al malato, a tutela della dignità di questi e della stessa responsabilità medica.» «La volontà di Dona la Vita con il Cuore di promuovere questo incontro», spiega il professor Massetti, «nasce dalle problematiche di natura etica vissute dal personale sanitario nella cura di pazienti con gravi malattie come quelle cardiovascolari, che si trovino in una condizione di fine vita». «Il progresso scientifico ha permesso alla medicina di prolungare la vita ai pazienti in condizioni critiche e in questo contesto il medico si trova spesso da solo a gestire le scelte terapeutiche: fino a dove spingere le cure, quando abbandonare, quanto influisce in queste decisioni la medicina difensiva», prosegue Massetti. Per aiutare il medico a orientarsi su questo fronte così delicato, è sempre più necessario che il personale sanitario adotti un approccio di squadra, che sia espressione di una sinergia multidisciplinare capace di esprimere con il massimo della competenza le scelte difficili da prendere. Gioca pure un ruolo molto importante la politica e il legislatore che devono affiancare il personale sanitario nell’evoluzione del progresso scientifico: ogni Paese ha il dovere di legiferare in ordine al Bene comune e alla tutela dei cittadini. Ma bisogna pure acquisire la consapevolezza che una legge, per quanto ben formulata, non è sufficiente a regolamentare il rapporto tra operatori sanitari e i pazienti con i loro familiari. Tanto più che la legge è sempre l’espressione di sintesi e compromesso di più tendenze ideologiche e di diverse visioni del mondo, per cui può palesare tutta la sua inadeguatezza di fronte al mondo dei valori, al punto da creare, in talune drammatiche circostanze, un vero e proprio divario tra coscienza e legge. È per questo che è fondamentale favorire la formazione bioetica oltre che professionale degli operatori sanitari e garantire loro la possibilità di appoggiarsi, specie nei casi più delicati, all’intervento sapiente dei comitati etici per la prassi medica e/o di servizi di etica clinica. Al termine della tavola rotonda verrà consegnata una borsa di studio donata dalla famiglia Leofreddi in ricordo di Andrea Leofreddi scomparso prematuramente per una patologia cardiovascolare improvvisa. Questa donazione permetterà di sostenere tramite Dona la Vita con il Cuore Onlus un progetto dedicato alla ricerca, ma anche all’assistenza ai pazienti più fragili vittime di queste gravi malattie, dando modo di tenere viva la memoria di Andrea prematuramente scomparso, sempre distintosi per sostenere in maniera concreta le persone più svantaggiate.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login