Tpl, Augello: "Così Esposito voleva indirizzare l'appalto". L'assessore nega le dimissioni: "Libro fantasy" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Tpl, Augello: “Così Esposito voleva indirizzare l’appalto”. L’assessore nega le dimissioni: “Libro fantasy, con lui Atac saccheggiata”

«Viste le timide smentite con cui il Campidoglio ieri ha reagito ad un innocente post sulla mia pagina di Facebook, oggi sono stato costretto a pubblicare integralmente sul medesimo profilo la lettera con cui il 22 settembre l’assessore (ai Trasporti del Comune di Roma, ndr) – e mio collega – Esposito ha tentato di condizionare le decisioni del CdA dell’Atac in merito all’appalto per i bus dell’Azienda». Lo dichiara il senatore di Area popolare Ncd-Udc, Andrea Augello, che ieri ha attribuito a questa vicenda il contrasto tra Esposito e il direttore generale della municipalizzata romana dei Trasporti Francesco Micheli. Il documento pubblicato, del quale non si legge la data, è indirizzato al presidente di Atac Roberto Grappelli e per conoscenza al sindaco Ignazio Marino, al vicesindaco Marco Causi, al segretario generale del Campidoglio Serafina Buarnè e al direttore del Dipartimento Mobilità e Trasporti. Ha per oggetto «Gara acquisto bus» ed è firmato dall’assessore Stefano Esposito: «Gentile presidente – si legge nel testo -, dopo aver preso visione questa mattina delle ipotesi dei Bandi di Gara per l’acquisto di nuovi bus, le comunico gli indirizzi dell’ Azionista in merito. Concordo per la gara su almeno 15 bus a piazzale; concordo sulla gara per l’acquisto di 150 bus senza manutenzione. Per gli altri 250, si predisponga altra gara – prosegue la lettera – che comprenda la manutenzione per la durata del leasing. Certo che queste indicazioni verranno seguite dal Consiglio di Amministrazione previsto per domani la saluto cordialmente». «Mi dispiace per il collega Esposito, ma stavolta l’ha fatta grossa: intanto si è autoproclamato detentore di una delega che non ha, visto che le decisioni dell’Azionista sono ancora nelle mani del Sindaco – afferma Augello -. Secondariamente è rozzamente entrato nel merito di decisioni gestionali che esulano dalle competenze degli assessorati, visto che in capo ad un Assessore, a Legislazione vigente, c’è solo il ruolo di indirizzo politico. Non lo dico io soltanto, ma lo spiega bene Causi con un’altra lettera datata 23 settembre e pervenuta al CdA dell’Atac. In sostanza Esposito ha calpestato regola e leggi note a qualsiasi amministratore, nell’indifferenza del Sindaco, di Sabella (assessore alla Legalità, ndr), e della maggioranza che lo ha voluto assessore». «Ora se ne dovranno occupare – conclude Augello – il ministro Delrio ed il presidente (dell’Anticorruzione, ndr) Cantone ai quali mi sono rivolto per denunciare questo strano caso di assalto epistolare all’appalto. Io, se fossi Esposito, taglierei corto e presenterei le dimissioni perchè davvero non saprei come giustificare tanta impudenza». «Non commento i libri di fantasia». Così l’assessore ai Trasporti di Roma Capitale Stefano Esposito a chi gli chiede se stia pensando di dire addio alla giunta di Ignazio Marino. E sul caso delle presunte dimissioni del direttore generale di Atac Francesco Micheli, annunciate ieri dal senatore di Ncd Andrea Augello ma smentite oggi dal Campidoglio? «Un altro capitolo dei libri fantasy che si scrivono a Roma» commenta Esposito, che è anche senatore del pd. Ed aggiunge: «Io commento solo la realtà, e cose che hanno un nome e cognome». «Non mi crea alcun problema la lettera. L’azionista dà gli indirizzi, il Cda esegue e gestisce l’azienda. Ma ad Augello questa cosa suona strana perchè quando governava lui Atac l’hanno saccheggiata. Vada da Pignatone e mi denunci alla Procura di Roma». Così l’assessore ai Trasporti di Roma Capitale Stefano Esposito commenta la lettera pubblicata su Facebook dal senatore di Ncd Andrea Augello, in base alla quale lo si accusa di aver «condizionato il cda di Atac su un appalto bus». «Con me non attacca – aggiunge Esposito -. Augello rappresenta il peggior esempio di clientelismo e lottizzazione che hanno distrutto Atac. La mia missione è distruggere questo sistema».

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