Monte Compatri, battaglia sulla scuola: il Pd attacca, De Carolis pubblica i dati per smentire "i pinocchi democratici" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Monte Compatri, battaglia sulla scuola: il Pd attacca, De Carolis pubblica i dati per smentire “i pinocchi democratici”

marco de carolis sindacoInizia la scuola e riparte la battaglia. Nel Comune di Monte Compatri la vivace battaglia politica tra l’amministrazione guidata dal sindaco Marco De Carolis e la minoranza del Pd stavolta è sul campo delle tariffe scolastiche. I dem locali partano all’attacco pubblicano i loro calcoli con le percentuali di aumento, il primo cittadino monticiano non perde tempo per pubblicare le sue cifre e smentire quelli che definisce “i pinocchi democratici”. Rei di parlare di percentuali di aumento per la mensa vicino al 64%. Peccato che l’opposizione locale abbia compartato il prezzo minimo dello scorso anno con quello massimo di quest’anno. Così la percentuale di aumento scende al 7%. Volendo solo considerare l’adeguamento Istat e una gara d’appalto pubblica per un servizio che costa 445mila euro l’anno. Con palazzo Borghese che interviene con proprie risorse per coprire il 30% del costo totale: così si va dai 3 euro per chi ha un reddito Isee inferiore ai 30mila netti l’anno o è residente sul territorio ai 4,60 per chi supera quella soglia o vive in un altro Comune. Capitolo scuola bus: il costo è di 0,78 centesimi al giorno e comprende anche un servizio di prescuola per chi ne fa richiesta (altrimenti si paga 18 euro al mese). Cifra esagerata per i democratici locali che non tengono conto della grandezza di un’area tra le più vaste dei Castelli Romani: la città amministrata da De Carolis conta oltre 24 chilometri quadrati. A Frascati servono 50 euro per salire sul mezzo pubblico che porta a scuola, in un territorio di 22 chilometri quadrati; Colonna: 40 euro su 3,5 km quadrati; San Cesareo: oltre 40 euro su un’area di 23 km quadrati: Grottaferrata: 16 euro su 18 km quadrati. Ecco spiegate le differenze. Senza dimenticare che palazzo Borghese ha visto i trasferimenti dallo Stato ridotti di 75 punti percentuali. E il primo cittadino non manca di far notare che al governo c’erano due esponenti del Pd, Letta prima e Renzi poi.

manutenzione scuola risposta pd 270915-page-001I monticiani hanno perso in 3 anni circa un milione di finanziamenti. Con cui bisogna fare i conti per chiudere i bilanci e quando vanno decise le tariffe dei servizi a domanda individuale. “In una città – sottolinea l’assessore al Bilancio, Mauro Ansovini – che è tra le poche a non aver ritoccato all’insù le aliquote Irpef”. “Quando la teoria della confusione la adotta un partito, il rischio è quello di fare la figura dei cacciaballe. È il caso del Pd di Monte Compatri”, controbatte anche De Carolis. Che rivendica l’obiettivo di aver eliminato le liste d’attesa nelle scuole comunali dell’infanzia, che non sono obbligatorie. E che costano 50 euro al mese. I dem gridano allo scandalo, la coppia Ansovini-De Carolis ribatte che palazzo Borghese, su 100mila euro di spesa, copre l’80%. Mentre dalla Regione Lazio di Nicola Zingaretti hanno chiuso i rubinetti per le risorse. Fuori restano, in realtà, 10 bambini i cui genitori hanno rifiutato l’ipotesi di andare dalla frazione di Laghetto al centro urbano per seguire le lezioni. Senza dimenticare il fondo per l’assistenza educativa culturale, portato a 240mila euro, investendo così altri 70mila euro sulla Aec solo nel 2015. Che con l’amministrazione targata Pd era in totale di soli 70mila euro. “Dimenticando – sottolinea Ansovini – quando elargivano 8mila euro per le lezioni di danze latino-americane nelle scuole. Mentre noi aspettiamo la carità zingarettiana per la ristrutturazione dei plessi, tanto sbandierata dall’opposizione compatrese e che ancora non si vede; il Pd rischia solo di fare la figura del Pinocchio incallito”. Non solo. Perché la battaglia è anche sulla manutenzione dei plessi. I consiglieri di opposizione denunciano che non un euro è stato usato su questa voce del bilancio, la maggioranza ribatte pubblicando tutte le cifre: “Quindici voci di spesa, per interventi che superano i 140mila: ecco la politica della sicurezza scolastica, messa in campo dalla mia giunta per garantire che i nostri figli vadano a lezione completamente tutelati. I numeri sono pubblicati nero su bianco nelle delibere e negli allegati di bilancio. Ma, ancora una volta, il Pd di Monte Compatri riesce a occultare l’evidenza dei fatti, richiamando cifre che sono in grado solo loro di leggere e trovare negli atti ufficiali. Che, ovviamente, raccontano una diversa storia”, lo afferma in una nota il sindaco Marco De Carolis. Dall’adeguamento e manutenzione straordinaria degli impianti termici alla messa in sicurezza del terrazzo dell’istituto di Laghetto, passando per revisione impianti elettrici e sostituzione totale delle lampade, interventi sugli impianti di sollevamento, realizzazione di una passerella e di porte e telai, revisione della palestra comunale, ristrutturazione del plesso che ospita la primaria, controllo degli estintori: sono questi i capitoli su cui si è concentrata l’attenzione nel solo 2015, per garantire la sicurezza pubblica. “I ‘pinocchi democratici’, invece, descrivono un’amministrazione che non ha preventivato nessun tipo di azione dirottando i soldi su altri campi e obiettivi. I numeri, però, sono difficili da smentire anche per i professionisti della disinformazione”, conclude il primo cittadino.

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