Champions, per Garcia è la partita numero 100 con la Roma: "Regalatemi una vittoria" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Champions, per Garcia è la partita numero 100 con la Roma: “Regalatemi una vittoria”

– Cifra tonda e traguardo storico, da festeggiare se possibile coi tre punti. Rudi Garcia domani sera, nel freddo della Borisov Arena, si siederà per la 100/a volta sulla panchina della Roma. «Sinceramente non lo sapevo, ma a questo punto faccio un appello ai ragazzi: mi aspetto un bel regalo». Tradotto: una vittoria col Bate nella seconda giornata della fase a gironi di Champions League. L’impegno in Bielorussia, ricorda Garcia, è di quelli da non sottovalutare e, soprattutto, da non fallire perchè «le prossime tre partite, quella di domani e il doppio spareggio col Bayer Leverkusen, saranno fondamentali per passare il turno». «Il punto che abbiamo preso col Barcellona ci deve dare fiducia, ma col Bate è un altra storia – avverte l’allenatore da Minsk, dove la squadra alloggia -. Giochiamo fuori casa, contro una squadra abituata alla Champions, che ha quasi in mano il titolo nazionale e può quindi concentrarsi solo sull’Europa. Troveremo uno stadio tutto a supporto della squadra di casa, ma a noi non cambia nulla. Nonostante le assenze arriviamo qua con l’ambizione di vincere». Contro i bielorussi non ci saranno Ruediger, Keita, Totti e Dzeko, mentre hanno recuperato sia Szczesny sia Florenzi. In dubbio fino all’ultimo invece Iago Falque, non inserito tra i convocati ma comunque partito col resto del gruppo. «L’ho risparmiato questa mattina nella rifinitura, vediamo domattina come sta – spiega Garcia -. Nel suo caso ogni ora in più che passa è un’ora di recupero perchè possa tornare a giocare». Insomma, l’ex Genoa sarà testato fino all’ultimo, anche perchè la Roma è ridotta all’osso (pesano infortuni e limitazioni imposte dall’Uefa per il fair play finanziario): «Ho una rosa meno importante, ma proprio per questo sarà ancora più compatta – assicura Garcia -. Nel momento di difficoltà numerico tutti dovranno fare qualcosa in più per centrare un risultato positivo». «Per la mia 100/a panchina con la Roma mi aspetto un bel regalo, ma sinceramente non sapevo di questo dato perchè non sono uno che guarda al passato o al futuro, penso sempre e solo al presente – aggiunge il tecnico -. Posso però dire che non ho cambiato idea da quando sono arrivato: ho ancora entusiasmo e sono molto fiero di essere alla guida di questa squadra che ha sempre l’obiettivo di vincere giocando bene». E che annovera Nainggolan tra i suoi punti fermi. Il mediano, complice l’arretramento in difesa di De Rossi e lo stop di Keita, è chiamato agli straordinari. «Ma io sono uno che vuole giocare sempre, non penso mai alla stanchezza. Certo, sono un essere umano e a volte si fa sentire…» ammette il belga, prima di essere simpaticamente corretto da Garcia: «Non sei un robot tu?». In realtà anche Nainggolan avrebbe bisogno di rifiatare, ma al momento non è possibile: «Allora speriamo recuperino presto i miei compagni così una volta mi riposo anche io…». E tra quelli finiti in infermeria c’è anche Totti, descritto da alcuni non proprio di ottimo umore. «Penso che infortunarsi non è una cosa bella, tutti sarebbero un pò tristi – ribatte però il centrocampista -. Lui comunque è sempre allegro e ottimista, e adesso è molto più concentrato sul fatto che deve rientrare il prima possibile perchè si sente ancora un giocatore importante».

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