Fisco, Max Biaggi a giudizio per un'evasione da 18 milioni di euro | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Fisco, Max Biaggi a giudizio per un’evasione da 18 milioni di euro

– Avrebbe evaso al fisco la cifra record di 18 milioni di euro. Per questo il campione di motociclismo, Max Biaggi, è stato rinviato a giudizio dal tribunale di Roma. Lo ha deciso il gup Valerio Savio che ha fissato il processo al prossimo 15 settembre davanti al giudice monocratico Bruno Costantino. Ma il campione si difende:«è una vicenda che si trascina da molti anni, mi meraviglio che sia uscita solo ora. Riguarda la mia residenza a Montecarlo dove vivo realmente dal 1992 e dove sono nati i miei figli. Non riguarda un problema di evasione fiscale, come erroneamente riportato sugli organi di stampa, ma riguarda unicamente la circostanza che non avrei pagato ad Equitalia tutte le imposte che ha provvisoriamente iscritto al ruolo». La vicenda risale al dicembre del 2012 e secondo quanto scrive il pm Giancarlo Cirielli nella richiesta di rinvio a giudizio il quattro volte campione della classe 250 «al fine di sottrarsi al pagamento delle imposte sui redditi e sul valore aggiunto e degli interessi e sanzioni amministrative relativi a dette imposte di ammontare complessivo di 17,852.261, 95 euro, compiva atti fraudolenti consistiti nel trasferimento della propria residenza nel Principato di Monaco e nell’affidare lo sfruttamento dei suoi diritti di immagine, derivanti dai contratti di sponsorizzazione con la società Dainese Spa, a società di capitale…con sedi a Londra, Montecarlo e Madrid, idonei a rendere in tutto inefficace» il recupero delle somme dovute al fisco«. Nel procedimento si è costituita parte civile Equitalia rappresentata dall’avvocato Emilio Ricci. La vicenda che coinvolge il centauro romano, non è la prima che riguarda campionissimi delle due ruote sempre in tema di evasione fiscale. La storia più celebrè forse quella del Valentino Rossi. Il ‘dottor’ Rossi, pluricampione del mondo di motociclismo, aveva spostato la sua residenza a Londra nel 2000. Nel 2007 si è visto contestare dal fisco 60 milioni di euro di imponibile non dichiarato per gli anni 2000-2004. Il contenzioso è finito nel 2008 con una bella stretta di mano e con un esborso milionario dopo un lungo braccio di ferro. Le piste sono solo la punta dell’iceberg nelle vastissime indagini che hanno coinvolto i protagonisti sportivi di ieri e di oggi. La lotta all’evasione non ha risparmiato il ciclismo, da Paolo Bettini a Mario Cipollini, e il calcio, con la clamorosa vicenda che ha visto protagonista, suo malgrado, Diego Armando Maradona.

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