L'ultimo sogno di Marino: Fori Imperiali interamente pedonali | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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L’ultimo sogno di Marino: Fori Imperiali interamente pedonali

– Qualcuno parla di eredità. Il lascito del sindaco marziano alla sua città. Altri non esitano a definirla l’ultima sfida in cui si vuole lanciare il chirurgo dem. Certo è che Ignazio Marino negli ultimi giorni da inquilino del Campidoglio lavora alacremente al suo sogno: passare alla storia come il sindaco che ha pedonalizzato via dei Fori imperiali. Prima di dire addio al colle capitolino Marino vuole realizzare quello che è stato il cavallo di battaglia della sua campagna elettorale: pedonalizzare totalmente la strada da piazza Venezia al Colosseo. Il sindaco dimissionario è infatti al lavoro per vietare il transito anche a bus e taxi. Il chirurgo dem non vorrebbe lasciare incompiuto uno dei suoi progetti più importanti e a cui è molto legato. Un’avventura iniziata nell’agosto 2013, pochi mesi dopo la sua elezione, quando scattò sulla via con vista Fori il divieto di transito per auto e scooter privati. Un piccolo passo verso un Colosseo non più utilizzato come «rotatoria per il traffico» ma grande per avvicinarsi al sogno di Antonio Cederna, abbracciato anche da sindaci del passato come Ernesto Nathan e Luigi Petroselli, di un grande parco archeologico nel cuore di Roma. Marino in questi ultimi giorni del suo mandato, chiuso nel fortino Campidoglio, pensa ad accelerare sul suo progetto. Al momento via dei Fori Imperiali è off limits solo per le auto e parzialmente per i taxi. Mentre i mezzi pubblici la percorrono integralmente. E a Palazzo Senatorio si stanno studiando le carte per capire come eliminare definitivamente taxi e bus, trasformando così la via in quella ‘passeggiata nella storià per romani e turisti tanto sognata dal chirurgo dem. L’intenzione di Marino sarebbe quindi quella di non lasciare il suo sogno a metà. Ma di realizzarlo prima della sua uscita di scena e comunque in tempo per il Giubileo. E c’è chi, nei corridoi di Palazzo Senatorio, chiosa parlando di una «sorta di eredità di Marino». Il sindaco ha già anche liberato il Colosseo dal ‘suk’ di camion bar e urtisti. Un’operazione che ha lasciato uno strascico polemico con le due categorie. Ma che non ha ‘rovinatò i rapporti con la comunità ebraica, a cui appartengono molti degli urtisti. Anche quest’anno, contrariamente ad alcune indiscrezione che dicevano il contrario proprio a causa di questi dissapori, Marino è stato invitato alla tradizionale fiaccolata organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio per ricordare il rastrellamento nazista a Roma del 1943 e alla quale prende parte la stessa Comunità ebraica. Uno degli ostacoli più difficili da superare per centrare l’obiettivo dei Fori pedonali, riferiscono fonti del Campidoglio, sarà certamente la riorganizzazione del trasporto pubblico, visto che tra piazza Venezia e il Colosseo circolano ancora diverse linee bus – esperienze di pedonalizzazione totale già ci sono state, come per il Natale di Roma, Capodanno e le domeniche ecologiche. «Sarebbe straordinario ma serve un quadro preciso di come riorganizzare la viabilità collaterale» avverte l’assessore dimissionario ai Trasporti Stefano Esposito suggerendo al primo cittadino di far scattare l’operazione Fori dal 1 dicembre prossimo in modo da dare tempo al commissario di pensare alla questione viabilità. Ma il sindaco marziano è pronto anche a portare a termine quella che per alcuni è una ‘mission impossiblè, a resistere al fuoco delle polemiche. Forte anche del sostengo dei suoi supporter. Proprio oggi ha ricevuto in Campidoglio Daniele Dezi, primo firmatario e promotore della petizione su change.org in cui si chiede al sindaco di ripensarci. Dezi gli ha consegnato ‘virtualmentè le 50mila firme raccolte online. «Vedere quel numero mi ha emozionato» ha commentato Marino.

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