Codacons e commercianti insieme contro il degrado: “Presto un esposto”

A Roma cittadini e commercianti scendono in campo insieme per una battaglia contro il degrado: dall’emergenza buche al tavolino selvaggio, dai rifiuti alla sosta selvaggia e al problema delle doppie fila fino alle truffe ai turisti. Nasce il comitato RomaxBene dal protocollo d’intesa tra Codacons, Comitas, associazione a tutela delle microimprese, e First – Federazione Interregionale Somministrazione e Turismo aderente alla Confartigianato Impresa. «Siamo qui oggi non solo perchè siamo stanchi che in questa città non ci siano adeguati controlli – spiega il presidente del Codacons Carlo Rienzi – ma anche perchè per la prima volta consumatori ed esercenti fanno una battaglia insieme contro il degrado. È un segno molto importante che rappresenta anche il fallimento delle istituzioni. I cittadini così invece riprendono in mano la possibilità di controllare le cose che non vanno in questa città. Qui a Roma è tutto rallentato, i controlli sono pochi. È possibile che per avere un pò di legalità si debba fare tutta questa fatica? Sul sito del comitato RomaxBene si potrà inviare qualsiasi segnalazione di illegalità». Le tre associazioni organizzeranno azioni comuni: dalla denuncia di ogni forma di abusivismo fonte di degrado e di illegalità alla segnalazione alle forze dell’ordine di ogni episodio che lasci supporre la presenza, a livello d’azienda, della criminalità organizzata, dalla prevenzione di comportamenti ‘truffà per raggirare la buona fede dei consumatori al frequente monitoraggio delle occupazioni di suolo pubblico per «depurarle da ogni forma di abuso». – Un esposto in Procura di Roma, ed inviato per conoscenza al premier Matteo Renzi, con tanto di dossier fotografico su buche, inefficienza dei trasporti, rifiuti, sosta selvaggia e tavolini selvaggi. A presentarlo questa mattina il Codacons. «Abbiamo presentato questa mattina un esposto contro il degrado di Roma – spiega Carlo Rienzi, presidente del Codacons – Non è possibile che qui non si intervenga e si continui ad andare avanti così. L’esposto è centrato sulle sistematiche omissioni di intervento nei casi di illegalità che noi abbiamo testimoniato con le nostre foto». Nell’esposto si chiede alla Procura di «accertare se nei fatti esposti siano ravvisabili responsabilità nonchè la possibilità del configurarsi di diverse fattispecie penalmente rilevanti» tra cui «interruzione di pubblico servizio, reato di rifiuto di atti d’ufficio, omissione, oltre che omesso controllo e vigilanza, mancata manutenzione e danno ambientale, utilizzo illecito di fondi pubblici».