Fiumicino, Montezemolo: "Vogliamo terminal dedicato". Delrio: "Pronti 700milioni, grande scommessa" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Fiumicino, Montezemolo: “Vogliamo terminal dedicato”. Delrio: “Pronti 700milioni, grande scommessa”

Atlantia raccoglie la sfida su Fiumicino. E Luca Cordero di Montezemolo punta ad avere un terminal tutto per Alitalia nello scalo romano del futuro. «Sull’ammodernamento dell’aeroporto di Fiumicino l’azionista c’è e prende questa sfida in prima persona», ha dichiarato l’amministratore delegato di Atlantia (gruppo che controlla Adr) Giovanni Castellucci, nel presentare il completamento dei lavori della pista 3 del Leonardo da Vinci. «Le sfide sono complicate, ma vanno recuperati vent’anni persi e va colmato il gap che c’è con gli altri grandi aeroporti», ha sottolineato, precisando che fra gli obiettivi c’è quello di incrementare la capacità dello scalo da 35 a 57 milioni di passeggeri entro il 2019. In quest’ottica di rinnovamento si inserisce Alitalia che conferma il ruolo di hub dell’aeroporto di Roma e col presidente Montezemolo chiede «un terminal dedicato, così come hanno Lufthansa e British Airways» nei loro scali principali. Montezemolo, intervenuto alla conferenza stampa, ha infatti sottolineato che «per Alitalia Fiumicino è fondamentale» e che la compagnia «ha pagato un prezzo molto alto in termini di puntualità per la chiusura della pista 3». Ha quindi annunciato che Alitalia punta a lanciare la rotta Roma-Pechino «entro l’estate». «Stiamo lavorando per avere gli slot adeguati, speriamo che il lavoro vada a buon fine», ha detto. Castellucci ha colto l’occasione della presentazione del completamento dei lavori della pista 3, avvenuto «a tempi record in soli cinque mesi», per ricordare il piano col quale Adr intende rilanciare Fiumicino, con un programma di investimenti complessivo «pari a 11-12 miliardi» di euro. «Abbiamo deciso di ricostruire l’aeroporto su se stesso, a differenza di quanto hanno fatto, per esempio, Heathrow o Charles De Gaulle», che hanno abbandonato un terminal per concentrarsi su nuove realizzazioni, «perchè vogliamo minimizzare l’impatto sul territorio», ha sottolineato. I lavori si concentreranno su tre grandi direttrici: miglioramento dei servizi dedicati ai viaggiatori (come l’accelerazione del controllo passaporti), lo sviluppo infrastrutturale a breve-medio termine (nuovi terminal e moli già nel 2016, almeno 85% degli imbarchi via finger nel 2020 e ulteriore ampliamento dell’aeroporto entro il 2019) e un piano di lungo periodo per assecondare la crescita del traffico. «Su Fiumicino ci sono tanti anni da recuperare, ma 700 milioni di investimenti tra il 2015 ed il 2016 sono una scommessa importantissima che farà recuperare allo scalo la sua accoglienza e la capacità di smistamento dei passeggeri, dotandolo, tra l’altro, di terminal nuovi», ha affermato il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Graziano Delrio, intervenendo alla conferenza. «Nei prossimi mesi si vedrà l’attuazione di questa azione così fondamentale che abbiamo accelerato».

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