Roma, non solo Bayern: nel dna giallorosso la sindrome da rimonta | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Roma, non solo Bayern: nel dna giallorosso la sindrome da rimonta

Delusi sì, sorpresi non del tutto. A conti fatti, il rocambolesco 4-4 colto dalla Roma sul campo del Bayer Leverkusen è per i tifosi romanisti una sorta di dejà vu. Nella storia della ‘Magicà, infatti, folli rimonte subite non mancano. Anzi, il dna giallorosso le ripropone ciclicamente, in Italia quanto in Europa. E la Germania in particolare non sembra portare un gran bene. Già nel 1980 la Roma di Liedholm e Falcao riuscì infatti nell’impresa di subire quattro reti in terra tedesca salutando così l’allora Coppa delle Coppe: ad infliggere l’incredibile scoppola il Carl Zeiss Jena, sconfitto nettamente per 3-0 all’Olimpico ma poi implacabile nella gara di ritorno. Il pareggio di Leverkusen, per quanto sanguinoso, non ha certificato l’eliminazione della squadra di Garcia dalla Champions League, ma il tecnico francese dovrà trovare una cura alla ‘sindrome da rimontà che sembra tornata a colpire la Roma. Negli ultimi 10 anni, va detto, quasi nessuno si è salvato. Spalletti è stato probabilmente quello più falcidiato: nel 2005-06 il 3-3 a Palermo (da 0-3) e il 4-4 in casa del Chievo, poi lo ‘storicò ko per 4-3 (sempre da 0-3) con l’Inter in Supercoppa. Un altro 4-4 subito in rimonta, stavolta all’Olimpico dal Napoli, è invece del 2007, mentre il 3-3 del 2009 arriva ancora a San Siro con l’Inter. La musica non cambia con l’avvicendamento tra Spalletti e Ranieri. A Cagliari, nel 2010, i giallorossi riescono a pareggiare 2-2 concedendo ai sardi due reti in pieno recupero, mentre in Europa League vengono sconfitti 3-2 in Grecia dal Panathinaikos subendo altri due gol negli ultimi 5′ minuti. L’acme però arriva nel 2011 a Marassi dove il Genoa da 0-3 rimonta e vince 4-3, portando Ranieri a rassegnare le dimissioni. La parentesi Montella dura poco (ma anche lui incappa nel 2-2 in rimonta dal Parma all’Olimpico), quella Luis Enrique non fa registrare episodi clamorosi, che però tornano con Zeman in panchina: doppio ko casalingo (da 2-0 a 2-3) prima col Bologna e poi con l’Udinese. Insomma per Rudi Garcia, finora praticamente indenne, un problema in più con cui fare i conti in vista della trasferta in casa della Fiorentina, dove in palio ci sarà il primo posto in classifica. La tendenza a farsi rimontare nel finale di gara, infatti, si era palesata già prima dell’inizio della stagione, nell’open-day col Siviglia, ed era tornata a manifestarsi più avanti. Basti ricordare il black-out negli ultimi minuti della sfida con la Juventus, col gol di Dybala all’87’ e il miracolo di Szczesny in pieno recupero su Bonucci ad evitare il 2-2.

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