Campidoglio, Marino iperattivo: quel sindaco dimissionario, tuttofare a pochi giorni dal suo addio
È un sindaco che prova a correre più veloce dei giorni che lo separano dal gong finale. Quello che ufficialmente dovrebbe scandire la fine della sua esperienza in Campidoglio, dopo l’annuncio delle dimissioni. Ma l’iperattivismo è giocato da Ignazio Marino come ultima carta per il colpo di teatro: ritirare la lettera e resistere, come promesso ai suoi sostenitori durante la manifestazione di domenica scorsa. Così dalle nomine ai lavori per il Giubileo, passando per la trattativa del salario accessorio, è tutta una serie di riunione di giunta. Oramai quasi quotidiane.
Per dimostrare che lui è in sella per la città non per se stesso. Anche se alcune decisioni scontentano. Come gli incarichi per l’Auditorium: poltrone su cui siederanno Azzurra Caltagirone e Aurelio Regina. Due nomi che nel cda di Musica per Roma. Dopo mesi di tira e molla, di ritardi arriva la bomba che scatena la reazione del commissario dem, Matteo Orfini. Uno dei tutori del chirurgo, inviato nella Capitale per salvarlo e oggi tra i suoi più acerrimi nemici, tuona contro la scelta: “La grande guerra ai poteri forti si è fermata”. Per rinfacciare all’inquilino di palazzo Senatorio la sua presunta distanza con quelle forze politico-economiche che stanno cercano di scalzarlo dallo scranno più importante. Per pungolarlo su quella dichiarazione di intenti e di rottura contro certi vecchi schemi che alla fine imbrigliano anche il marziano.
Altra notizia è l’ipotesi di aumentare i ticket per la sosta, portandoli a 1,50 euro. Idea su cui starebbe lavorando il dimissionario Esposito, denunciata dall’opposizione di centrodestra e non ancora smentita. Poi ci sono i cantieri per l’Anno Santo. Fine lavori per via Marsala, con una banale colata di asfalto sui sanpietrini, e la riqualificazione dei bagni pubblici interrati. Un appalto da oltre un milione, che porterà gli stalli da 35 a 79 e che saranno gestiti per 15 anni dalla società Cogeim.
La ristrutturazione di via delle mura Latine, via Ostiense e Porta Ardeatina è già avviata. Proprio l’affidamento che era stato stoppato dall’Autorità nazionale anticorruzione. Sempre per il Giubileo deciso il blocco dei bus turistici, sprovvisti di pass di accesso, nel centro storico e a San Pietro. Tra le ultime misure approvate dalla giunta l’ingresso nelle casse capitoline di 38 milioni di euro di crediti vantati nei confronti della società Calfin partecipazioni.
Anche il tavolo sul salario accessorio sarà riaperto a breve. Un annuncio che arriva dall’assessore al Bilancio Marco Causi. Il vice Marino, con delega al personale, sempre più critico sull’ipotesi che il primo cittadino possa superare la bufera interna al Pd ma che parla di una contrattazione aperta da due anni. E adesso vorrebbero fare tutto a pochi giorni dal suono del gong definitivo.
Infine il piano inverno presentato dalla titolare del Sociale, Francesca Danese: “Il freddo non può essere un’emergenza”. “Per la prima volta – aggiunge – sono stati contattati 109 enti per iniziare l’iter amministrativo”. Ultimo arrivato nella squadra di governo a tempo è l’atto di indirizzo sulla scuola: “Si potrà arrivare alla stabilizzazione nelle comunali e nei nidi”, esulta il chirurgo. C’è chi ipotizza che questi giorni di lavoro intenso siano da attribuire alla volontà di lasciare in ordine le stanze del Campidoglio, prima del d-day. In molti, però, pensano che questo iperattivismo sia l’ultima carta che Marino possa giocare. Per rivendicare di essere un sindaco del fare. Cacciato dal suo partito.
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