Trenitalia e Cotral via da Metrebus, interverrà il governo | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Trenitalia e Cotral via da Metrebus, interverrà il governo

– Ha cominciato Trenitalia un paio di giorni fa e ieri è stata la volta di Cotral. Entrambe hanno manifestato la volontà di mettere la parola fine alla collaborazione con Atac uscendo da Metrebus, ovvero il sistema tariffario integrato di Roma. Motivo, i crediti con Atac alti ma di fatto inesigibili. La decisione non sarebbe priva di conseguenze: nella peggiore delle ipotesi infatti gli utenti del servizio pubblico potrebbero trovarsi a pagare ben tre distinti biglietti al posto di uno. Un’altra scure che si abbatterebbe sulla disastrosa condizione dei trasporti romana, con stop delle metro ormai all’ordine del giorno. L’affaire Metrebus è così delicato che il ministro dei Trasporti Graziano Delrio ha annunciato che è pronto a intervenire e Michele Meta Presidente Commissione Trasporti Camera dei Deputati in serata ha detto: «Domani proporrò durante l’ufficio di presidenza della commissione che sulla vicenda Metrebus vengano in audizione Comune di Roma, Trenitalia e Regione Lazio». Codacons è sul piede di guerra e annuncia che «se Trenitalia e Cotral usciranno dal sistema Metrebus, contro Atac verrà sferrata una maxi class action milionaria, tale da ridurre potenzialmente sul lastrico la società del trasporto pubblico capitolino». L’associazione dei consumatori mette anche in guardia: «Chi è in possesso di un abbonamento annuale con scadenza 2016, si troverebbe privato di una fetta consistente del servizio precedentemente acquistato, ossia l’utilizzo di treni regionali metropolitani e dei bus extraurbani». Il dimissionario sindaco Ignazio Marino prova a buttare acqua sul fuoco: «Il consorzio Metrebus deve continuare ad esistere, anche se vanno ripensati gli equilibri economico-gestionali interni. L’obiettivo è di garantire un servizio efficiente e integrato, evitando il rischio di un aumento delle spese per i romani e tutti i cittadini che insistono sulla nostra metropoli». Pessimista è Vincenzo Piso, deputato del Gruppo Area Popolare (Ncd-Udc): «A distanza di 15 anni dall’adozione della bigliettazione elettronica integrata emerge, in tutta la sua gravità, una delle deficienze più clamorose e devastanti della storia del Tpl romano. Ancora qualcuno in giro si chiede perchè e per come la situazione del trasporto a Roma sia in questa condizione. Questo è una delle origini dell’attuale sfacelo». Di «colpo mortale alla mobilità del Lazio» e ai suoi 540mila pendolari giornalieri parla Legambiente: «Si intervenga subito per salvare viaggiatori, pendolari e sistema Metrebus, grande conquista del mondo ambientalista a metà anni novanta». Per l’assessore regionale alla Mobilità, Michele Civita però «sono del tutto infondate le preoccupazioni su eventuali aumenti o disservizi di Metrebus legati alle recenti dichiarazioni di Trenitalia e Cotral. La Regione ha già avanzato proposte per rivedere la gestione del sistema tramite la futura agenzia regionale della Mobilità e promuoverà ulteriori riunioni, anche in sede tecnica, per la definizione di un percorso possibile e condiviso».

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