E' countdown per il Giubileo: la prima sfida per il commissario Tronca e il suo dream team | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

E’ countdown per il Giubileo: la prima sfida per il commissario Tronca e il suo dream team. “Adatterò il modello Expo a Roma”

La sfida accolta dal prefetto di Miliano, 64enne di origini siciliane, è doppia: guidare la città durante l'Anno Santo traghettandola alle prossime elezioni

Mentre a Milano cala il sipario sull’Expo, a Roma prende forma la nuova fase del dopo-Marino. A guidarla sarà proprio il prefetto del capoluogo lombardo, Paolo Tronca, uno dei principali artefici del successo dell’ Esposizione Universale. «Bisogna prendere il meglio di tutta questa esperienza e adattarla a una realtà che è diversa», le sue prime parole dopo la nomina a commissario della Capitale. Oggi assisterà all’ultimo spettacolo dell’Expo e da domani sarà a Roma per ricevere dal prefetto Franco Gabrielli la notifica del nuovo incarico dopo le dimissioni dei 26 consiglieri comunali che ieri hanno segnato la fine del mandato di Ignazio Marino. Tronca dovrebbe così insediarsi in Campidoglio e poi avere la sua prima uscita pubblica: accogliere alle 16 Papa Francesco che celebrerà la messa al cimitero del Verano in occasione della festa di Ognissanti. Un ruolo, quello di accogliere al pontefice, che tradizionalmente spetta al sindaco o a chi è al vertice del Campidoglio. Ma ancora la sua agenda non è nota. Già lunedì potrebbe incontrare il premier Matteo Renzi che in serata è tornato sul caso Roma. «Ma quale mandante, ma quale congiura. Una città o funziona o non funziona, se non funziona bisogna prenderne atto», ha chiarito Tg1 replicando agli attacchi di Marino. «Occorre tornare ad avere convinzione e fiducia dei propri mezzi dire ‘sono un cittadino romanò era un vanto ora è motivo di preoccupazione e scandali. Sono convinto che con il lavoro di Tronca, di Gabrielli e dei collaboratori, ridaremo ai romani fiducia e entusiasmo», ha aggiunto. «Abbiamo scelto il prefetto Tronca perchè il Giubileo deve funzionare come ha funzionato Expo», gli ha fatto eco il ministro dell’Interno, Angelino Alfano. E sarà proprio l’Anno Santo una delle prime sfide. «Non ho preoccupazioni particolari – afferma Tronca -. C’è lo stesso spirito con cui sono arrivato a Milano. Quindi entusiasmo e orgoglio. E determinazione ad esercitare la mia responsabilità al meglio». Ma nell’affrontare il Giubileo non sarà solo. Oltre al prefetto Franco Gabrielli che ha già un ruolo di coordinamento, ci sarà quel «dream team» invocato dal premier Matteo Renzi. Sui nomi non trapelano informazioni ma sembrano esclusi personaggi legati alla politica. In corsa ci sono il magistrato ed ex assessore della giunta Marino, Alfonso Sabella, ma anche il numero 1 del Coni Giovanni Malagò, ed il sovrintendente Carlo Fuortes. «Non ho pensato a qualche nome specifico – sottolinea Tronca – ma ad ambiti da cui attingere professionalità utili. È da presuntuosi pensare di risolvere i problemi da soli. Non conosco la realtà dei problemi con cui mi andrò a confrontare ma so che continuerò a usare quel metodo di squadra che mi ha aiutato a risolvere emergenze». Ora l’emergenza si chiama Roma, una capitale travolta da scandali ed inchieste e che deve fare i conti con i problemi quotidiani di una metropoli da 3 milioni di abitanti, dai trasporti al degrado. «Mi fa male vedere Roma trattata così sui giornali di mezzo mondo», confessa l’ex sindaco Walter Veltroni. Marino, tuttavia, si dice «orgoglioso» di quello che ha «fatto». Oggi l’ex primo cittadino con l’immancabile zainetto si è concesso una passeggiata a piedi in centro per raggiungere il Campidoglio, salutato dall’affetto dei cittadini. Poi ha ricevuto telefonate di alcuni leader del Pd. Rumors parlano di Romano Prodi, Massimo D’Alema, Gianni Cuperlo. Ma la frattura all’interno del partito è tutt’altro che sanata. L’ultima parola è quella del commissario romano, Matteo Orfini. In un lungo post su Facebook spiega di aver fatto da «scudo umano» a Marino, di averle «provate tutte» per salvarlo. «Ma la perdita di credibilità e autorevolezza del sindaco, di cui solo lui è responsabile – chiosa – non la possono pagare i cittadini».

È conto alla rovescia per il Giubileo. Il prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca, nominato commissario di Roma, sarà operativo già da domani nella Capitale dove, probabilmente, parteciperà anche alla tradizionale cerimonia del primo novembre al Verano con il Santo Padre. «Sarò domani a Roma per la notifica della nomina a Commissario straordinario – ha annunciato dal capoluogo lombardo – Questa sera voglio avere la soddisfazione di partecipare alla chiusura di Expo». Sia per la squadra dei subcommissari che lo supporteranno nell’amministrazione della città, sia per il Dream Team che invece affiancherà il prefetto di Roma Franco Gabrielli per il Giubileo si dovrà attendere ancora un pò, forse la prossima settimana. La sfida accolta da Tronca, 64 anni di origini siciliane, è doppia: guidare una città difficile come Roma, in un periodo delicato come quello del Giubileo, traghettandola alle prossime elezioni comunali. Dopo le parole del presidente dell’Autorità Nazionale anti corruzione, Raffaele Cantone, che nei giorni scorsi aveva segnalato come, a differenza di Roma, Milano avesse gli anticorpi necessari, il profilo del nuovo commissario appare in linea con la volontà di potenziare le difese della Capitale contro il malaffare. Ma per amministrare la Città Eterna non basta essere baluardi di legalità. Dietro l’angolo ci sono i problemi concreti di una Capitale mai trattata come tale: l’emergenza trasporti, dai bus inaffidabili ai frequenti blocchi delle metropolitane; la pulizia carente delle strade, con cassonetti stracolmi anche in pieno centro; i conti sempre in bilico; le periferie che scontano decenni di disattenzione, e così via. L’amministrazione Marino, prima di decadere, ha chiuso diversi dossier. Uno degli ex assessori Francesca Danese, si augura che il commissario «accoglierà tutti gli atti che abbiamo portato». E il collega alla Mobilità Stefano Esposito le fa eco: «I trasporti sono l’emergenza delle emergenze: servono risorse per gli interventi sulle metropolitane e sulla gomma. Ed io resto del parere che, se si vuol mettere mano ai trasporti, il Governo debba nominare un commissario straordinario a parte almeno per due anni, dotandolo delle risorse necessarie». Tronca già lunedì potrebbe incontrare il premier Matteo Renzi per un confronto sulle priorità da portare avanti, e magari sulla squadra dei sub-commissari. Tra questi rispunta il nome del magistrato Alfonso Sabella, già in giunta con Marino per occuparsi di legalità. Lui sostiene che da lunedì tornerà in magistratura, ma il suo nome viene insistentemente indicato come papabile o per affiancare il lavoro di Tronca o per il Dream Team. Nella squadra dei sogni di Matteo Renzi, dovrebbero confluire tecnici di esperienza: da Marco Rettighieri di Expo, che dovrebbe occuparsi di trasporti, a Carlo Fuortes dell’Opera di Roma fino a Giovanni Malagò (Coni). Insomma un team che, sul modello Expo, sa fare gioco di squadra.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login