Per il derby di Roma massima allerta: mille agenti e zona rossa per una sfida ad alta tensione | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Per il derby di Roma massima allerta: mille agenti e zona rossa per una sfida ad alta tensione

Le operazioni di bonifica dell'area intorno all'Olimpico sono iniziate già ieri sera e questa mattina andranno a regime con la rimozione dei veicoli nella zona rossa. Particolare attenzione ai vari ponti presenti vicino all'impianto

Con il fantasma degli hooligan arrivati dall’estero la vigilia del derby di Roma a curve semivuote per la protesta degli ultrà è occupata dalle misure di sicurezza e dal timore di scontri all’esterno dello stadio. Una cinquantina di supporter stranieri, soprattutto inglesi del West Ham, sono già arrivati in città. Se ne attende un centinaio, anche da Polonia e Spagna. Mille gli effettivi delle forze dell’ordine schierati per l«Aventinò degli ultrà di Roma e Lazio contro la riduzione delle curve con barriere mobili, decisa dal prefetto Franco Gabrielli. Ottocento gli steward all’interno dello stadio per sorvegliare i 35-40 mila spettatori previsti. Le operazioni di bonifica dell’area intorno all’Olimpico sono iniziate già ieri sera e questa mattina andranno a regime con la rimozione dei veicoli nella zona rossa. Particolare attenzione ai vari ponti presenti vicino all’impianto. Controlli anche in centro e nelle stazioni. Vigilato il Tevere con la polizia fluviale. E il sindacato di polizia Coisp si chiede quanto costi la sicurezza. Non è chiaro se i supporter più accesi delle due squadre si riuniranno vicino all’Olimpico per protestare prima della partita o se preferiranno in gran parte seguire il match in tv. La preoccupazione è aumentata da ieri sera per l’allarme della questura sull’arrivo di hooligan stranieri. Tra le tifoserie monitorate, di estrema destra e gemellate soprattutto con i laziali, oltre a quella del West Ham, gli Ultrà Sur del Real Madrid e i polacchi del Wisla Cracovia. Questi ultimi autori di violenze assieme ai ‘colleghì romani al derby di maggio. Un clima che ha contagiato anche i tecnici di Roma e Lazio, pure alle prese con una sfida di alta classifica. »È triste se domani non ci sarà uno stadio pieno e un ambiente come un derby lo richiede – ha detto il giallorosso Rudi Garcia -. Ma cosa posso fare? Ho già detto la mia, già fatto appelli ai tifosi. Adesso sono concentrato solo sul campo, non c’è altro da fare«. »È un peccato perchè il derby merita una cornice diversa – ha affermato Stefano Pioli, allenatore laziale -. La situazione va risolta ma no so come. Forse basta lasciare a casa tifosi che non sono tifosi e far venire i veri tifosi«. Per il prefetto oltre alle critiche degli ultrà anche quelle del senatore romano di Forza Italia Maurizio Gasparri. »Bisogna dire che la gestione del prefetto della situazione dell’Olimpico denota un’ostilità preconcetta – ha detto Gasparri -. Barriere divisorie e altri interventi servono soltanto ad alimentare tensioni sotterranee. La protesta dei tifosi aumenterà i momenti di pericolo«. »Parole irresponsabili – ha commentato Valentina Castaldini, portavoce nazionale di Ncd, il partito del ministro dell’Interno Angelino Alfano -. Gabrielli è stato per molto tempo capo della Digos di Roma: pertanto la scelta di separare le curve in occasione del derby Roma-Lazio di domani, sono frutto di una pregressa esperienza e una professionalità che ha acquisito nel tempo«.

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