Scuola, Cobas: "Il 13 scioperiamo per l'assunzione di tutti i precari" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Scuola, Cobas: “Il 13 scioperiamo per l’assunzione di tutti i precari”

Quello del 13 novembre «sarà l’unico sciopero della scuola, utile, anzi indispensabile, per rendere inapplicabili perlomeno le parti più inaccettabili e distruttive della legge 107, di cui vogliamo la cancellazione; nonchè per protestare con forza contro l’ignobile proposta governativa di rinnovo contrattuale, per esigere un forte recupero salariale per docenti e Ata, e l’assunzione stabile di tutti i precari abilitati o con 36 mesi di servizio, tagliati fuori dalla 107». Lo ribadisce, a pochi giorni dalla protesta, Pietro Bernocchi, leader dei Cobas che sono tra i promotori dello sciopero. «I cinque sindacati (Cgil-Cisl-Uil, Snals e Gilda) non hanno ascoltato le nostre ripetute proposte di sciopero comune e si sono limitati a convocare solo una manifestazione nazionale a fine novembre che, rinunciando allo sciopero cioè alla forma più conflittuale di lotta, invia al governo Renzi – dichiara Bernocchi – un segnale di resa, arriva in ritardo rispetto all’iter della Legge di (in)stabilità, riguarda l’intero Pubblico impiego sul solo aspetto del contratto (per giunta con una richiesta salariale davvero misera), e minimizza la lotta contro la 107. Il 13 scioperiamo perchè il conflitto sull’applicazione della 107 è ancora – prosegue il sindacalista – apertissimo e in pieno svolgimento e non può giocarsi solo scuola per scuola senza un sostegno nazionale complessivo, visto che la furba tattica ministeriale, che ha spinto i presidi a rinviare la formazione dei Comitati di valutazione e il varo dei Pof triennali, terminerà tra dicembre e gennaio, quando i capi di istituto cercheranno di imporre il peggio della cattiva scuola renziana, ivi compresa la deleteria ‘alternanza scuola-lavorò». Lo sciopero e la manifestazione nazionale a Roma, che porterà la protesta dal Miur al Parlamento, sono stati indetti dai Cobas, dall’Anief e da altre organizzazioni sindacali con l’adesione di molte strutture di precari, tagliati fuori dalle assunzioni della legge 107, e di vari collettivi e comitati di docenti e Ata, che protestano anche contro «la folle decisione, che sta creando il caos in tante scuole, di non chiamare i supplenti per sostituire i lavoratori ammalati». Parteciperanno anche gli studenti romani, che si oppongono alla 107, con un loro appuntamento a Piramide-Porta S.Paolo, da cui poi confluiranno al Miur.

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