Regione Lazio: "Cala la spesa dello 0,18%", Zingaretti: "Aprono nuovi pronto soccorso" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Regione Lazio: “Cala la spesa dello 0,18%”, Zingaretti: “Aprono nuovi pronto soccorso”

– Nel Lazio nel 2015 la spesa sanitaria, in controtendenza rispetto al Paese, è in diminuzione, mentre il disavanzo si posiziona al di sotto del 5% del fondo sanitario, con una stima di 282 milioni e 438 mila euro. Lo ha reso noto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, nel corso della presentazione dei dati del Programma regionale di valutazione degli esiti del I semestre 2015. «È un bel giorno per la sanità del Lazio – ha commentato il governatore – in primo luogo, mentre in Italia la spesa sanitaria cresce dello 0,89% l’Agenas ci dice che nel Lazio in controtendenza la spesa sanitaria scende dello 0,18%. Dal punto di vista finanziario – ha proseguito – il Lazio non è più la ‘Regione canaglià d’Italia con un disavanzo annuale fuori controllo: siamo passati da due miliardi del 2006 a un risultato che prevediamo nel 2015 intorno ai 280 milioni. Ma soprattutto è importante che per due anni consecutivi abbiamo mantenuto l’obiettivo del 5% del budget che è una delle condizioni per uscire dal commissariamento. Ma più importante di tutto – ha detto ancora Zingaretti – è che questo contenimento della spesa si accompagna con un miglioramento degli esiti delle cure. Migliora il femore entro due giorni, migliora la curva dei parti cesarei anche se sono ancora troppo alti, migliora l’angioplastica coronarica. Sono esiti di cura che ci parlano di un trend di miglioramento dell’offerta della cura mentre calano la quantità della spesa e il disavanzo. La strada è lunga – ha concluso Zingaretti – ma stiamo vincendo la battaglia di mettere la spesa sotto controllo senza scaricare questo sulla vita dei cittadini». «La sanità del Lazio: meno costi, più qualità». Questo lo slogan scelto dalla Regione Lazio per presentare i risultati del primo semestre del Sistema Prevale, programma regionale di valutazione degli esiti del Lazio in collaborazione con il programma nazionale esiti ed elaborato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale. Un sistema costruito per valutare la qualità delle cure nella Regione Lazio. A illustrare i dati nella Sala Tevere della Regione Lazio, insieme al governatore, Nicola Zingaretti, il direttore del dipartimento di Epidemiologia del Ssr, Marina Davoli, Flori Degrassi della direzione regionale salute integrazione sociosanitaria e il subcommissario alla sanità della Regione Lazio, Giovanni Bissoni. Gli accessi al sito sono passati da 700 nel 2013 a 2300 nel 2014 e nei primi 5 mesi dalla pubblicazione dell’edizione 2015 sono stati circa 1500. Sui costi il Lazio si pone come Regione virtuosa per il contenimento della spesa sanitaria. Secondo i dati Agenas 2015 in Italia sale la spesa di un +0,89%. In controtendenza il Lazio dove vi è una diminuzione dello 0,18%. Sul disavanzo si è passati da 2mld nel 2006 a 282 mln di euro nel 2015, mantenendosi sotto al 5% per due anni consecutivi. Continua a migliorare la qualità delle cure nel Lazio per quanto concerne gli interventi di colecistectomia, il trattamento dell’Infarto Acuto del Miocardio e la tempestività dell’intervento chirurgico entro 2 giorni dalla frattura del collo del femore. Ma soprattutto va sottolineata una riduzione più significativa rispetto al passato dei parti cesarei primari. Nello specifico la proporzione di cesarei primari nel I semestre 2015 diminuisce rispetto agli anni precedenti (1.5% in meno, rispetto a una media di meno 0.5% a partire dal 2010, quando la proporzione era del 33%), arrivando al 28.7%, ancora alta rispetto sia alla media nazionale che è del 26%, e più alta rispetto a molte regioni italiane che hanno medie al di sotto del 20%. La proporzione di interventi per fratture del collo del femore in pazienti anziani eseguite entro due giorni dall’accesso nella struttura di ricovero è aumentata, passando dal 41% nel 2013 al 49% nel 2014 fino al 53% nel I semestre del 2015. La proporzione di angioplastica primaria, intervento salvavita nei casi più gravi di infarto acuto del miocardio, i cosiddetti STEMI (soprallivellamento del tratto ST), è rimasta sostanzialmente invariata nel I semestre 2015 (43%) rispetto a tutto il 2014, ma aumentata rispetto al 2013 (31%). La proporzione di colecistectomie laparoscopiche con degenza post-operatoria inferiore a 3 giorni è aumentata ulteriormente passando dal 61% nel 2013, al 67% nel 2014, al 72% nei primi 6 mesi del 2015, in linea con il trend degli ultimi anni. Il risultato è una progressiva riduzione dei giorni di degenza potenzialmente inappropriati.«Dal 20 novembre parte il tour delle inaugurazioni dei cantieri giubilari, una grande scommessa che avevamo lanciato prima dell’estate. C’è stato un lavoro immenso e straordinario degli operatori, che ringrazio, perchè in tutte e 12 le strutture ospedaliere possiamo dire che manterremo l’impegno di avere nuovi pronto soccorso per il Giubileo». Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, a margine di una iniziativa sulla sanità a Roma.

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