Mafia capitale, i pm dicono no al Campidoglio parte civile. Legale Carminati: "Processo non sia carrozzone" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Mafia capitale, i pm dicono no al Campidoglio parte civile. Legale Carminati: “Processo non sia carrozzone”

– Bagarre in aula nel processo a Mafia Capitale dopo gli interventi degli avvocati difensori chiamati a discutere sulle istanze di parte civile. I legali che avevano presentato la richieste di costituirsi parte lesa hanno chiesto la parola ma il presidente della X sezione Rosanna Ianniello l’ha negata perchè «il codice non prevede repliche». «Non si tratta di repliche» hanno detto i legali dell’Avvocatura dello Stato e del M5s. I toni si sono alzati e dopo circa 20 minuti di discussione il tribunale è andato in camera di consiglio.«Che questo sia un processo o processetto non dovrebbe essere scambiato per un carrozzone sul quale provare a salire». Lo ha detto l’avvocato Ippolita Naso, difensore di Massimo Carminati, prendendo la parola al processo su Mafia Capitale in relazione alla costituzione di parti civili. «Se in un procedimento penale – prosegue – si costituiscono parti civili e lamentano danni in giudizio da Confindustria a un gruppo di signori rom c’è qualche cosa che non va o quanto meno stona». Il penalista, che difende anche il braccio destro dell’ex Nar, Riccardo Brugia e il manager Fabrizio Franco Testa, parlando delle oltre 50 istanze presentate ai giudici della X sezione ha affermato che «le 54 parti civili paralizzerebbero il processo» dicendosi però d’accordo sull’ammissione del Comune, Regione e Ama.«Credo che se il Pd lamenta danni di immagine dovrebbe chiederli a chi ha effettivamente danneggiato il partito e a chi lo rappresentava: tenderei ad escludere che Carminati sia mai stato iscritto al Pd». È un passaggio dell’intervento dell’avvocato Ippolita Naso, difensore dell’ex terrorista, durante il quale ha chiesto che il Partito democratico non venga ammesso come parte civile nel processo a Mafia Capitale. Parlando delle altre istanze presentate, l’avvocato ha detto che «le varie associazioni antimafia e antiracket non sono legittimate a costituirsi parte civile perchè non c’entrano nulla con questa vicenda, essendo sorte in aree e realtà criminali ben diverse dalla nostra». Spiegando la sua richiesta Naso ha aggiunto che «la mafia tradizionale è la vera mafia, quella che chiede il pizzo, che fa uso di minacce e violenza. Questa di ‘Mafia Capitalè è una mafia che fa una attività totalmente opposta e speculare, cioè paga e corrompe i pubblici funzionari. La nostra di cui ci occupiamo è originale perchè fa sentire la sua presenza sul territorio attraverso un’attività corruttiva».- La Procura ha espresso il suo parere negativo in relazione alla citazione come responsabile civile del Comune di Roma nel processo a Mafia Capitale. Prendendo la parola in aula il pm Paolo Ielo ha chiesto di rigettare una delle istanze presentate dal Codacons che chiedeva di individuare nell’amministrazione comunale uno dei responsabili civili. La procura ha, inoltre, proposto alla corte anche la non ammissione come parte civile dei cittadini di Roma, quasi tutti esponenti del M5S, che hanno fatto richiesta. Secondo alcuni difensori l’ammissione dei ‘cittadinì potrebbe rendere il collegio incompatibile e imporrebbe il trasferimento del processo a Perugia.

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