Agguato in strada a Roma: uomo ucciso con un colpo di pistola alla testa | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Agguato in strada a Roma: uomo ucciso con un colpo di pistola alla testa

– Un’auto con il motore ancora acceso e lo sportello aperto e poco distante il corpo di un uomo, riverso a terra con un colpo di pistola alla testa ed uno al torace. La «scena del crimine» per gli investigatori della squadra mobile di Roma parla chiaro, quell’uomo è stato freddato in un agguato che non doveva lasciargli scampo. Ed ora è caccia a due killer. E potrebbe essere la droga una delle ipotesi investigative privilegiate nelle indagini sull’omicidio avvenuto oggi in una strada della periferia di Roma, in via degli Orafi, in pieno giorno. La vittima, Salvatore D’Agostino di 32 anni, secondo le prime ricostruzioni della polizia, avrebbe tentato di fuggire subito dopo essere stato affiancato da due persone a bordo di uno scooter. La polizia, in queste ore, sta raccogliendo testimonianze e verificando se nella zona esistano telecamere che possano aver ripreso l’agguato mortale. Due i killer che avrebbero agito ed esploso 4 o 5 colpi di arma da fuoco contro il pregiudicato che aveva precedenti per droga. Dai primi accertamenti fatti dalla polizia scientifica e dalla squadra mobile la vittima si trovava in auto, una Golf scura, quando è stato avvicinato da uno scooter con due persone a bordo che hanno cominciato a sparare. Il pregiudicato avrebbe tentato la fuga ma sarebbe stato raggiunto dai suoi killer e freddato con due colpi di pistola, uno dei quali alla testa, l’altro al torace. In terra sarebbero rimasti alcuni bossoli che potrebbero rivelarsi ora preziosi nella ricostruzione di quanto avvenuto in via degli Orafi. Al vaglio della scientifica anche l’auto della vittima alla ricerca di eventuali piccole tracce che i due killer possano aver lasciato. Intanto anche il telefono cellulare di Salvatore D’Agostino sarà esaminato dalla polizia per ricostruire le ultime ore di vita del pregiudicato, i suoi messaggi e le sue telefonate. Magari per riuscire a capire chi lo voleva morto e perchè.

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