Giubileo, stop alla valanga di disdette ma nessun boom per l'Anno Santo | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Giubileo, stop alla valanga di disdette ma nessun boom per l’Anno Santo

– Sembra finita l’emorragia di cancellazioni negli hotel romani, ma ancora c’è poco da «giubilare» perchè non solo non c’è stato nessun boom, ma anzi un calo rispetto alla media del periodo. E anche se manca ancora qualche giorno all’apertura ufficiale, non sembra facile che la situazione si possa ribaltare completamente. Secondo il Codacons la Capitale tra tutte le città d’Italia è quella che più di tutte sta risentendo dei fatti di Parigi: le prenotazioni alberghiere – dice l’associazione – sono in netto calo rispetto ai ponti degli scorsi anni, sia perchè tra gli italiani si registra un generalizzato timore che sta portando a disdette e annullamenti e sia perchè, essendo uno scalo per viaggi intercontinentali e rientrando nei tour organizzati con visita delle città d’Europa, risente delle cancellazioni da parte di turisti (specie americani, cinesi e giapponesi) che, non volendo più recarsi a Parigi per paura di attentati, annullano l’intero tour dell’Europa. I cali e le disdette dei giorni scorsi avevano talmente preoccupato da indurre Federalberghi Roma, che associa più della metà degli alberghi romani, a creare uno speciale osservatorio. «Nella realtà – spiega il presidente Giuseppe Roscioli – il flusso delle cancellazioni è terminato, adesso siamo in una situazione di attesa. Non arrivano più le disdette a valanga dei giorni scorsi, sembra essersi arrestata l’emorragia, ma il flusso è ancora decisamente tiepido e in calo di almeno il 5% rispetto al solito. È vero anche che adesso, con tutti questi siti online, ci sono veramente anche prenotazioni dell»ultimo secondò, ma ancora la situazione non è stabile«. Due, secondo Roscioli, i fattori decisivi di questa crisi: »Innanzitutto – spiega – i grandi eventi come al solito allontano il turismo ‘normalè. E poi ovviamente la paura legata agli eventi di Parigi, rinforzati dalla strage appena avvenuta in America, continua a pesare ancora molto«. »È innegabile che l’attuale momento storico – aggiunge Giorgio Palmucci, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi – abbia impattato sul settore turistico della Capitale, ma ci auguriamo che la situazione torni al più presto favorevole e speriamo di confermare una presenza di turisti simile a quella del 2014«. »L’8 dicembre – spiega Giuseppe Canfora di Asshotel Confesercenti – non sarà assolutamente un giorno speciale e con flussi da grandi eventi, anche perchè l’allarmismo delle tv non contribuisce a far venire alla gente voglia di venire a Roma. Ma siamo serenamente preoccupati e vogliamo rimanere ottimisti: abbiamo affrontato le crisi con degli anni ’80, abbiamo vissuto Twin Towers e speriamo di farcela anche stavolta e tornare a vedere i grandi flussi«. E anche dal web arrivano conferme: se su Booking.com si continuano a trovare agevolmente hotel disponibili anche vicino al Vaticano, secondo l’osservatorio trivago a oggi il 17% delle strutture romane ha almeno una camera disponibile online per il periodo tra il 7 e 9 dicembre. Un mancato boom che però si traduce anche in listini convenienti, con un risparmio che aumenta più ci si allontana da Piazza San Pietro.

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