Roma, Garcia contro la crisi: "Vincendo ci rialziamo" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Roma, Garcia contro la crisi: “Vincendo ci rialziamo”

– La medicina per far guarire la Roma in crisi è una sola: la vittoria. Rudi Garcia lo sa bene, per questo dopo l’umiliazione di Barcellona e l’inatteso passo falso dell’Olimpico con l’Atalanta chiede alla sua squadra di rialzare immediatamente la testa nella trasferta di Torino. «Da questo momento negativo si esce lavorando durissimo, come abbiamo fatto da domenica, e facendo subito risultato» il messaggio del tecnico alla vigilia della delicata sfida coi granata. In campo per invertire la rotta ci sarà anche Gervinho, recuperato dopo l’infortunio muscolare patito con la maglia della Costa d’Avorio. «È guarito, è pronto. Sono tutti pronti – assicura Garcia -. Sappiamo che dobbiamo essere al nostro livello migliore per tornare a fare risultati, e io voglio cominciare da domani». Anche perchè incappare nel terzo ko consecutivo metterebbe a serio rischio la sua permanenza sulla panchina giallorossa. Il francese con Torino e Bate Borisov si giocherà una bella fetta di futuro, ma per pensare alla decisiva gara di Champions League coi bielorussi ci sarà tempo: «Io considero solo la partita di domani, il resto non mi interessa. Dobbiamo dare tutto, i giocatori devono avere la testa al 100% al Torino e a niente altro». E l’atteggiamento tenuto in settimana dalla squadra fa ben sperare Garcia, soddisfatto per il lavoro in campo e la decisione del gruppo di riunirsi a cena nel ristorante della famiglia Florenzi. «I giocatori hanno deciso di andare tutti insieme anche sapendo che la sera dopo saremmo stati in ritiro – racconta l’allenatore -. È un segnale molto positivo, una prova di unità che mi piace perchè aiuta la coesione, aiuta a lottare tutti assieme, solo così arriveremo al nostro obiettivo, cioè fare risultati subito». Insomma, per Garcia i segnali sono quelli giusti, e permettono di rispondere all’ex giallorosso Burdisso (ora al Genoa), che in un’intervista ha evidenziato limiti di impegno e leadership all’interno di Trigoria. «Ma senza cultura del lavoro non si finisce secondi in Serie A per due anni di fila… – la replica del francese -. Ho letto i suoi giudizi su Totti e De Rossi: sono grandi campioni e grandi uomini, non sono campioni del Mondo per caso. E in questa rosa e in questo spogliatoio la leadership non manca». Così come non mancano alcuni ballottaggi di formazione. In primis quello tra De Sanctis o Szczesny. «Chi giocherà tra i due? Domani tra i pali ci sarà un portiere, questo è sicuro – risponde Garcia senza scoprire le carte -. Abbiamo due portieri forti con caratteristiche diverse, ma entrambi con esperienza. Io ho totale fiducia». Stesso discorso per i terzini Florenzi e Digne: «Sono contento di loro due, hanno fatto veramente bene quando hanno giocato e non vedo un problema di stanchezza, hanno il ritmo delle partite». E saranno confermati sulle fasce perchè, sottolinea Garcia, «ritengo in questo momento di far giocare i migliori, quelli che mi danno più sicurezza. Con l’Atalanta abbiamo fatto una brutta gara, adesso mi aspetto da tutti i miei giocatori una risposta: devono dare tutto, lottare, essere combattivi e uniti perchè questa cosa ci servirà per prendere meno gol e continuare a farne».

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