Cucchi, martedì parola alla Cassazione sull'assoluzione dei medici | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Cucchi, martedì parola alla Cassazione sull’assoluzione dei medici

Il caso di Stefano Cucchi approda domani in Cassazione, mentre procede l’inchiesta bis della Procura di Roma che ha iscritto – a diverso titolo – cinque carabinieri nel registro degli indagati nel fascicolo aperto sulla morte del giovane geometra romano avvenuta sei anni fa. Per questa udienza è stata riservata una apposita aula della Suprema corte e la V sezione penale, con un collegio interamente dedicato ad esaminare l’esito della prima inchiesta sulla morte di Cucchi, tratterà solo questo fascicolo in via esclusiva senza doversi occupare anche di altre cause. La Procura generale ha schierato uno dei magistrati di punta, l’avvocato generale Nello Rossi, da poco rientrato in Cassazione dopo otto anni passati alla guida del pool contro la criminalità economica e finanziaria degli inquirenti romani, un lavoro che ha scoperchiato enormi sacche di malaffare, dal ‘Madoff dei Pariolì a ‘Roma capitalè. Dopo la relazione che sarà svolta dal consigliere Alfredo Guardiano sarà Rossi a prendere la parola e nella sua requisitoria chiederà se confermare o meno le assoluzioni dei 12 iniziali imputati. Si tratta di sei medici, tre infermieri e tre agenti della Penitenziaria. In primo grado solo sei medici furono condannati per l’omicidio colposo di Cucchi, morto dopo una settimana di ricovero nel reparto detenuti dell’ospedale Sandro Pertini, dopo l’arresto per droga avvenuto il 15 ottobre del 2009. In secondo grado, il 31 ottobre del 2014, la corte d’appello mandò assolti anche i medici. Contro il proscioglimento del personale sanitario e dei tre agenti della Penitenziaria, ha fatto ricorso in Cassazione il sostituto procuratore Mario Remus. Come parti civili hanno fatto ricorso anche i familiari di Stefano Cucchi, il padre, la madre e la sorella Ilaria che domani sarà presente all’udienza. La famiglia Cucchi ha fatto ricorso solo contro le assoluzioni dei tre agenti dopo aver ritirato la costituzione di parte civile nei confronti del personale sanitario in seguito ad un risarcimento avuto dall’ospedale Pertini. Il collegio è presieduto da Piero Savani, che insieme al consigliere Stefano Palla, ha scritto la sentenza sul pestaggio alla scuola Diaz di Genova. Gli altri componenti sono Antonio Settembre, Giuseppe de Marzo, Andrea Fidanzia e ovviamente il relatore Guardiano. L’udienza si svolgerà al quarto piano della Cassazione, nell’aula ‘La Torrè e potrebbe anche non concludersi in giornata e proseguire in una ulteriore convocazione. In particolare il pg Remus ha fatto ricorso contro le assoluzioni dei tre agenti della Penitenziaria Nicola Minichini, Corrado Santantonio, Antonio Domenici e contro i sei medici ed i tre infermieri del Pertini che avrebbero dovuto occuparsi della salute di Stefano Cucchi. Si tratta di Aldo Fierro, Stefania Corbi, Rosita Caponetti, Flaminia Bruno, Luigi De Marchis, Silvia Di Carlo, Giuseppe Flauto, Elvira Martelli e Domenico Pepe. Ilaria Cucchi, il padre Giovanni e la madre Rita Carole sono assistiti dagli avvocati Fabio Anselmo ed Alessandro Gamberini nel ricorso per l’annullamento dell’assoluzione dei tre agenti. L’inchiesta sulla morte di Cucchi è nata dalle denunce dei suoi familiari e dall’impegno della sorella Ilaria per fare luce sul pestaggio che, in base all’inchiesta bis, la vittima avrebbe subito nella caserma Appia dei carabinieri.

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