Casa, Tar Lazio: “Pubblicità scorretta e non sanata dalle informazioni successive”
«La scorrettezza della pratica commerciale in ordine alla reale portata di un prodotto non può ritenersi sanata dalla possibilità per il consumatore di ottenere, anche in un momento immediatamente successivo, ulteriori dettagli informativi». È il principio espresso dal Tar del Lazio in una sentenza con la quale ha ritenuto scorretta la pratica commerciale di un’agenzia immobiliare, sanzionata dall’Antitrust per aver diffuso un messaggio pubblicitario che promuoveva la vendita di immobili, senza indicare che alcuni appartamenti sarebbero stati venduti ai prezzi indicati nella pubblicità, mentre altri, identici per grandezza, sarebbero stati venduti a prezzo più alto perchè aventi caratteristiche migliorative rispetto ai primi. Premettendo che la scorrettezza della pratica commerciale non può ritenersi sanata dalla possibilità per il consumatore di ottenere, anche in un momento successivo, ulteriori informazioni, il Tar ha ritenuto che «tutte le informazioni importanti, che secondo buon senso e correttezza si presume possano influenzare il consumatore nell’effettuare la propria scelta, devono essere rese già al primo contatto», e il messaggio corretto dovrebbe essere quello di fare precedere la comunicazione promozionale sul prezzo dalla precisazione «a partire da». Nel caso specifico, unica concessione fatta dai giudici alla agenzia immobiliare ricorrente è stata quella riferita all’entità della sanzione, il cui importo hanno deciso debba essere rideterminato.
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