Pronto soccorso, guerra di numeri. Fimmg: "Affollati, servono soluzione", Regione: "Le misure danno risultati" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Pronto soccorso, guerra di numeri. Fimmg: “Affollati, servono soluzione”, Regione: “Le misure danno risultati”

– «In questi giorni, pur in presenza di pochi casi di influenza, con un tempo mite,assistiamo ad un affollamento delle strutture di Pronto Soccorso, ed ad un’elevata affluenza nelle strutture della medicina generale, dagli studi, agli ambulatori aperti il Sabato e la Domenica, che hanno registrato in dodici mesi circa 50.000 accessi. Senza polemica alcuna riteniamo che più che limitarci ad elencare i problemi, sia necessario concentrarsi sulle soluzioni». Così il segretario Fimmg Roma Pierluigi Bartoletti. «La Fimmg Lazio – prosegue – da tempo ha intrapreso un percorso di collaborazione con i colleghi ospedalieri, cercando di semplificare, con progetti comuni, il percorso di salute dei cittadini del Lazio, soprattutto, per ora, in Oncologia, dove recentemente è stato siglato un protocollo sperimentale con l’Ifo che consente entro 5 giorni di avere una visita nel caso di sospetto di patologia oncologica dell’apparato digerente o della pelle. Prima di parlare di contratti, bisogna parlare del servizio che si vuole dare ai cittadini, bisogna dare risposte certe a chi oggi, purtroppo, deve aspettare mesi per un a visita o stazionare per giorni in barella. I problemi del Lazio sono da sempre l’assistenza domiciliare, le liste di attesa, la disomogenea distribuzione di posti letto tra Roma e le province, e la difficoltà di ripensare un sistema che veda alla base, prima dei contratti dei medici,l’idea ed il progetto di servizio da rendere ai cittadini». «Siamo disponibili, come sempre, a ragionare sul miglioramento e l’innovazione del servizi – conclude – ed a dare il nostro contributo all’ Istituzione fornendo le nostre proposte che vanno da un miglioramento dei rapporti tra Ospedale e Territorio, attraverso il dialogo ed alla collaborazione tra i professionisti, alla semplificazione dei percorsi di salute per persone che non possono aspettare mesi per una visita, alla effettiva applicazione dell’Accordo Regionale che stenta a decollare soprattutto per la gestione delle patologie croniche». «La Regione Lazio accoglie in modo positivo la disponibilità dell’Anaoo-Assomed, e già nei prossimi giorni si farà promotrice di un incontro con tutte le rappresentanze sindacali con cui peraltro nei mesi scorsi è stato sottoscritto l’accordo sui precari. Nel merito degli accessi ai Pronto Soccorso c’è da segnalare che nei casi in cui le Aziende sanitarie hanno messo in atto le indicazioni fornite dalla Regione Lazio ed elaborate dai medici dell’emergenza, i risultati si sono ottenuti e i dati lo confermano: nell’Azienda Ospedaliera San Camillo, nei giorni scorsi al centro dell’attenzione mediatica, in una settimana si sono dimezzati i pazienti in attesa di ricovero». Lo comunica in una nota la Regione Lazio. «Si è passati da 59 pazienti in attesa di ricovero dello scorso 4 gennaio (monitoraggio delle ore 14) ai 23 di oggi (monitoraggio alla stessa ora) – si legge – Si evidenzia dunque una drastica riduzione dell’affollamento. D’altra parte il trend complessivo di accessi ai Pronto Soccorso delle rete ospedaliera è in costante diminuzione e nel 2015 ha fatto registrare 100 mila accessi in meno rispetto al 2014 attestandosi stabilmente sotto i 2 milioni complessivi. Il tema pertanto è di una maggiore efficienza dei percorsi e del potenziamento della sanità territoriale che deve essere il vero filtro per un uso più appropriato dei reparti dell’emergenza».

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