Circolo Pd ribelle: "Ci vuole un'alternativa a Giachetti" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Circolo Pd ribelle: “Ci vuole un’alternativa a Giachetti”

La punta dell’iceberg del malessere interno al Pd, a Roma, ha un nome: il circolo di Donna Olimpia, zona Monteverde. È da lì che probabilmente è già partita la riscossa di quella parte del Pd che non digerisce l’imposizione di una candidatura dall’alto, quella di Roberto Giachetti, da parte del premier Matteo Renzi alle prossime elezioni comunali. È Donna Olimpia l’epicentro della contro risposta a Giachetti e alla gestione commissariale di Orfini. È quello il circolo sceso in piazza per sostenere Ignazio Marino e dove sono iscritti tre dei possibili candidati sindaco, Estella Marino, Paolo Masini e Marco Miccoli che chiede un’alternativa a Giachetti. Alternative che potrebbero essere rappresentate anche da Roberto Morassut e Ignazio Marino che ancora non hanno sciolto la riserva. E spunta anche il nome dell’ex ministro dalemiano Massimo Bray. L’epilogo, o meglio l’inizio di quella che si prospetta come una guerra senza esclusione di colpi, c’è stato ieri. C’è voluto coraggio a chiudere le saracinesche del circolo dove era prevista un’iniziativa con la partecipazione del commissario del Pd Roma Matteo Orfini. Lui, con grande imbarazzo dissimulato, è stato costretto a spostarsi altrove definendo l’increscioso incidente «inconcepibile». Motivo del gran rifiuto da parte di dirigenti e militanti del circolo, la polemica con la gestione commissariale per la riorganizzazione, ovvero l’accorpamento con altri due. «È una situazione paradossale – commenta oggi Miccoli – Il compito del commissario sarebbe quello di garantire la sopravvivenza di Donna Olimpia non la chiusura. Donna Olimpia è l’epicentro dell’opposizione alla gestione di Orfini del Pd romano. Noi ci troviamo a discutere se quel circolo deve essere accorpato quando in realtà viene chiuso politicamente. Il compito del commissario sarebbe quello di garantire la sopravvivenza di Donna Olimpia. Oltre a gestire il partito Orfini dovrebbe garantire le minoranze. Ammettendo che la posizione di Donna Olimpia sia minoritaria…». A Parlare senza giri di parole è anche Federico Spanicciati, ex segretario del circolo di Donna Olimpia: «La nostra linea è che una sola candidatura, quella candidatura, non sia in grado di compattare l’intero schieramento del centrosinistra. Per cui auspichiamo, come pure ha fatto Giachetti, almeno un’altra candidatura significativa in grado di allargare il campo e di rendere le primarie una competizione reale». Gli fa eco Fabio Bomarzi, militante del circolo: «Quella di Giachetti è una candidatura che va bene, ma forse è avvenuta con troppo anticipo e può creare problemi alla possibilità di riformare un centrosinistra. Niente da dire su di lui, il punto sono le modalità e i tempi con cui è sceso in campo. Per noi sarebbe stato meglio aspettare, ad esempio, l’iniziativa dei presidenti dei municipi al Brancaccio. Ci aspettiamo che scendano in campo altre candidati alle primarie». Intanto sabato è attesa al teatro Brancaccio l’appuntamento #perRoma organizzato dai presidenti dei Municipi, con la defezione di Sel e relativi minisindaci. Sempre sabato, l’iniziativa ‘La Prima(vera) di Romà dell’associazione Koinè dovrebbe vedere la partecipazione del candidato di Sinistra italiana Stefano Fassina e del presidente del Pd Matteo Orfini.

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