Cassino, Abbruzzese: "Centro trasfusionale non più attivo" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Cassino, Abbruzzese: “Centro trasfusionale non più attivo”

«Dal primo febbraio il centro trasfusionale dell’ospedale Santa Scolastica non sarà più attivo. Come annunciato nei mesi scorsi, tutta l’attività per l’assegnazione delle sacche di plasma sarà svolta dalla struttura di Frosinone. Questo è l’ennesima mazzata per il nosocomio della citta martire scaturita dalla cosiddetta riorganizzazione del sistema sanitario di Zingaretti, che da tempo cerca soltanto, con i suoi annunci, di tranquillizzare l’opinione pubblica sul pessimo stato in cui versa la sanità del Lazio». Lo dichiara in una nota Mario Abbruzzese consigliere regionale del Lazio di Forza Italia. «Per fare chiarezza – prosegue la nota – l’ambulatorio in questione nell’ultimo periodo era funzionante solo due giorni a settimana con la presenza del medico in acquisto prestazioni (pes). Purtroppo, senza la presenza del tecnico di laboratorio, fondamentale per l’assegnazione delle sacche di plasma, le prove di compatibilità sono state sempre inviate presso il centro trasfusionale di Frosinone, nonostante qualcuno ha più volte esultato per la riattivazione della struttura che da mesi funziona a singhiozzo. La situazione va, infatti avanti da un bel pò di tempo, una volta per mancanza di medici ed una volta, come nell’ultimo periodo, per carenza di tecnici. Insomma, la coperta è sempre troppo corta per le esigenze gestionali della struttura sanitaria. Ora visto e considerato che cittadini, dovranno affidare ufficialmente la loro salute ad una macchina(una sola in dotazione al s. Scolastica) che ogni giorno trasporterà presso l’Ospedale Spaziani di Frosinone i campioni su cui verranno effettuate le prove di compatibilità (gruppo sanguigno) per l’assegnazione del sangue e se prima per assegnare una sacca ci volevano 30 minuti, adesso gli sfortunati pazienti del Santa Scolastica attenderanno tre ore prima di usufruire di una trasfusione, è bene che qualche autorevole rappresentante della maggioranza che governa la Regione Lazio, si dia una mossa e faccia realmente qualcosa. Altrimenti saremo di fronte all’ennesima presa in giro nei confronti della popolazione».

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