Affittopoli, Tronca: “Indagine in tutta la città”. Cattoi: “Ricalcolo dei canoni voluto da Marino”
«Dopo aver in mano i primi risultati, ora si tratta di analizzare posizione per posizione per capire quando è partito il singolo affitto, come e da chi e se sono subentrati dei subaffittuari. È tutta una situazione che va analizzata posizione per posizione. Ma io assicuro ai romani che con tempi estremamente brevi intendo concludere questa operazione su tutti i municipi». Lo dice il commissario di Roma Francesco Paolo Tronca sul caso degli affitti a prezzi stracciati.(«Dopo aver in mano i primi risultati, ora si tratta di analizzare posizione per posizione per capire quando è partito il singolo affitto, come e da chi e se sono subentrati dei subaffittuari. È tutta una situazione che va analizzata posizione per posizione. Ma io assicuro ai romani che con tempi estremamente brevi intendo concludere questa operazione su tutti i municipi». Lo dice il commissario di Roma Francesco Paolo Tronca sul caso degli affitti a prezzi stracciati.«Naturalmente tutte queste carte andranno all’autorità giudiziaria, sia ordinaria, sia contabile». Lo ha annunciato in piazza del Campidoglio il commissario straordinario di Roma Francesco Paolo Tronca in merito al caso degli immobili del Comune affittate a prezzi stracciati.«L’azione del Campidoglio sull’adeguamento dei canoni degli affitti comunali è molto giusta, ma nel luglio del 2014 la giunta guidata dal sindaco Marino aveva già approvato una delibera che diceva esattamente questo: i canoni erano assolutamente fuori dalla media di mercato e dovevano essere urgentemente aggiornati. Poi, a causa dell’inerzia di alcuni uffici amministrativi e di chi in quel momento aveva la gestione del patrimonio comunale non si è proceduto all’adeguamento dei canoni. Nonostante ripetute sollecitazioni. Quindi fa bene Tronca a proseguire su una strada che è giusta e a cercare di sciogliere quei nodi nella burocrazia che bloccano le riforme». Lo dice l’ex assessore al Patrimonio del Comune di Roma Alessandra Cattoi interpellata in merito. «Nel 2015 – continua a raccontare Cattoi – è subentrato un altro gestore del patrimonio pubblico a cui abbiamo chiesto come priorità l’adeguamento dei canoni. È iniziata, quindi, prima della scorsa estate un’attività di comunicazione agli inquilini sotto i riflettori per l’aggiornamento dei documenti, in particolare dell’Isee, per ricalcolare i canoni. Molti di questi inquilini, abituati ad anni di affitti irrisori, non hanno reagito bene e si sono rivolti agli avvocati. E questo è un altro rischio perché si sa che le cause hanno dei loro tempi che contribuiscono a bloccare le riforme». Come è finita? «Che poi l’amministrazione è caduta – ha risposto Cattoi -, credo che questo sia il proseguimento di quel percorso».
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