Campidoglio, Marino torna all'attacco: "Ricandidarmi? Non lascio operazione incompiuta" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Campidoglio, Marino torna all’attacco: “Ricandidarmi? Non lascio operazione incompiuta”

Nel video forum su repubblica tv l'ex primo cittadino va alla carica: "Veltroni e Rutelli cosa hanno fatto sugli affitti?" Poi lancia la petizione per la vendita degli immobili. Giachetti non commenta: "Mi occupo della città"

– «Moltissime persone mi chiedono un impegno, mi dispiace lasciare un’operazione incompiuta». Così l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino, ospite su RepubblicaTv. Quanto ad una possibile partecipazione alle primarie del Pd Marino ha detto: «Io le primarie le ho già fatte. Sono un patto con i cittadini e il partito che ti sostiene. Quello stesso partito che è andato poi da un notaio con gli eletti della destra per allontanare il sindaco che aveva vinto le primarie e le elezioni. Siccome questo patto è stato rotto dal partito non sento di dover partecipare».«In questo momento non c’è nessuna scadenza – dice l’ex primo cittadino replicando a chi gli chiedeva se ci fosse una deadline entro cui scioglierà la sua riserva sulla ricandidatura – Non c’è nessuna rivelazione o candidatura. Sto riflettendo su quello che abbiamo fatto nei 28 mesi di governo. E sono straordinariamente orgoglioso del lavoro fatto dai miei assessori». E ad un ascoltatore che gli chiedeva se la sua ricandidatura non fosse altro che una vendetta per far magari ‘perdere’ il candidato del Pd risponde: «Ho passato 30 anni in sala operatoria a tentare di salvare vite alle persone. Si immagini se possa fare qualcosa per vendetta. È un sentimento che non conosco». In merito alle indiscrezioni che parlano dell’imminente uscita di un suo libro Marino spiega: «Io non so se uscirà un libro. Ho degli appunti e posso dire che il modo migliore per diventare esperto di una materia, in questo caso l’amministrazione di una città, è quella di scriverne e verificare ogni dato».

– «Io non conosco i loro programmi. So che, ad esempio, sul tema ‘Affittopoli’ avevano avuto la possibilità negli anni ’90, nella giunta Rutelli, e negli anni 2000, nella giunta Veltroni, di fare quella stessa operazione che abbiamo fatto noi nel 2013, ovvero un’operazione di completa e totale trasparenza». Così l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino, ospite di RepubblicaTv, a chi gli chiede un commento sui candidati sindaco del Pd, Roberto Giachetti e Roberto Morassut. «Questo è quello che posso dire sui fatti – aggiunge – Sulle idee, non conoscendole non posso commentare. Quando ce le faranno conoscere le commenteremo».(«Mi stupisco che di questo tema i cosiddetti candidati di sinistra a sindaco non ne parlino perché hanno avuto ruoli importanti sia nel governo Rutelli e Veltroni – prosegue Marino – Stupisce poi che Gianni Alemanno dice che non ne sapeva nulla quando lui stesso diede in concessione una bellissima palazzina sulla salita del Pincio, ancora adesso c’è una bella targa in ottone con su scritto ‘Roma Capitale Investments’, perchè riteneva che non ci fosse necessità di utilizzarlo come bene pubblico».

«Oggi stesso lancerò su Change.org una petizione per chiedere in Italia quanti sono d’accordo che il Comune si possa privare di ciò che non gli serve a vantaggio dei più deboli». Così l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino, ospite di RepubblicaTv, commentando il caso ‘affittopoli’ nella Capitale. «Il patrimonio immobiliare non può essere gestito come se il Comune fosse un affittacamere o un’agenzia immobiliare – spiega – Penso che il patrimonio che può essere venduto debba essere venduto, come noi avevamo cercato di fare e forse anche per questo siamo stati allontanati dal governo Renzi, e quei soldi utilizzati per il bene delle persone socialmente più deboli, ovvero coloro che una casa ancora non ce l’hanno». – «Io non lo so quanto paga. Dal momento in cui sono stato eletto sindaco, giugno 2013, mi sono dimesso non solo da presidente ma anche da socio. Ritenevo esserci un conflitto di interessi». Così l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino risponde, intervistato su RepubblicaTv, a chi gli chiede un commento sul canone di «affitto calmierato» della onlus di cui è stato fondatore. «Quando avviammo quell’attività io ero un chirurgo e lavoravo negli Stati Uniti – spiega – Feci una domanda ed ottenni quello spazio nel 2005. Abbiamo speso allora 30mila euro perché era in condizioni disastrose. L’affitto era di circa 300 euro al mese perché era un’associazione a scopi umanitari. Ripeto io non sono né socio, né presidente».

– «Non penso, mi occupo di Roma». Così il candidato alle primarie per il Campidoglio Roberto Giachetti (Pd), interpellato a margine di un tour in zona Ostiense, ha commentato la possibilità che l’ex sindaco Ignazio Marino si ricandidi. Giachetti negli scorsi giorni aveva più volte esortato Marino a confrontarsi alle primarie, bollando poi come «incongruente» una sua corsa diretta alle elezioni.

«Assolutamente no. È un comportamento singolare». Così l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino risponde, ospite di RepubblicaTv, a chi gli chiede se avesse sentito il premier Matteo Renzi dopo il suo addio al Campidoglio. «Io ritengo che il sindaco della Capitale debba parlare con il primo ministro – spiega – Sono sorpreso che questo tipo di sensibilità non alberghi in Renzi. Anche perché quando esplose Mafia Capitale nel dicembre 2014 io cercai un colloquio con il presidente del Consiglio ma non rispose mai alle mie telefonate, nè ai miei sms. Ne rispose quando gli chiesi un incontro per la questione importantissima dell’organizzazione del Giubileo. Avrà avuto i suoi motivi per non avere un dialogo con la Capitale d’Italia».

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