Carabinieri infedeli vendevano droga sequestrata: arrestati in 4 insieme ai pusher | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Carabinieri infedeli vendevano droga sequestrata: arrestati in 4 insieme ai pusher

– Quattro sottufficiali dei carabinieri, tuttora in forza nella V sezione del reparto operativo del nucleo investigativo di via In Selci, sono finiti in manette a Roma per le pesanti accuse di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti e peculato. A scoprire le loro attività ed a procedere agli arresti sono stati i loro stessi colleghi. I militari infedeli cedevano a pusher di fiducia, per la vendita sul mercato, hashish, marijuana e cocaina frutto di sequestri effettuati durante controlli ed operazioni. Un’attività illegale che, secondo quanto accertato, è stata messa in atto dal maggio al settembre scorso. In totale sono circa una ventina gli episodi contestati ai sottufficiali Antonio De Cristofaro, Massimiliano Marrone, Bruno Sepe e Claudio Saltarelli. Nell’indagine, coordinata dalla Dda, risultano indagate complessivamente 14 persone. In manette sono finiti anche alcuni spacciatori. Nel corso di perquisizioni nelle abitazioni dei militari sono stati sequestrati materiali da taglio. Ad occuparsi, in procura, della vicenda è il procuratore aggiunto Michele Prestipino, della Dda il quale ha espresso gratitudine ai Carabinieri che hanno eseguito gli arresti «per la loro professionalità nello svolgimento di indagini così delicate». Il gruppo riusciva a guadagnare fino a 25 mila euro alla volta nella vendita della sostanza stupefacente. Il modus operandi utilizzato era sempre lo stesso: i carabinieri acquisivano le sostanze poste sotto sequestro e le consegnavano a pusher di loro fiducia di cui alcuni finiti in manette oggi. Gli spacciatori, una volta venduta la droga, consegnavano ai carabinieri il guadagno. In alcuni casi le cifre raggiunte hanno sfiorato i 25 mila euro. Agli arresti viene contestato anche il reato di peculato sia per la sostituzione delle sostanze con altre di qualità inferiore sia per l’appropriazione della droga sotto sequestro. I carabinieri arrestati sono stati trasferiti nel carcere di Rebibbia e nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere.

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