Centrodestra, Bertolaso rinuncia alla prescrizione ma non riduce le divisioni. Fitto: "Candidatura improvvisata" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Centrodestra, Bertolaso rinuncia alla prescrizione ma non riduce le divisioni. La bocciatura di Fitto: “Candidatura improvvisata”

Il ministro Alfano punta sul civico Marchini, appoggiato dai Conservatori e riformisti. Da Gasparri a Santanché, in Forza Italia si punta sull'ex capo della Protezione civile

«Quelli che non avranno argomenti concreti mi attaccheranno sulle inchieste. Sono passati 6 anni da quando ho ricevuto l’avviso di garanzia per il G8: nel frattempo sono scomparso dalla circolazione, ho fatto il medico, e mi sono gettato tra le braccia della magistratura. Se fossi stato colpevole mi avrebbero sbattuto in galera e buttato la chiave». In una intervista a ‘Il Messaggero’ il candidato a Roma del centrodestra Guido Bertolaso assicura che rinuncerà alla prescrizione attesa per i due processi a suo carico, quello Grandi Rischi bis e il G8 de La Maddalena. Tra qualche mese scatterà la prescrizione. «Lo so,ma ci rinuncerò», promette. Le ricorderanno della vicenda dei massaggi al Salaria sport Village. «Farò un sito con tutte le carte del processo, ai romani interesserà altro», taglia corto l’ex capo della Protezione civile. Quanto al processo per il terremoto aquilano Bertolaso spiega: «È ancora più paradossale. Il 16 ottobre sarà prescritta:ma anche qui andrò fino in fondo. Se condannato rispetterò la legge Severino». Bertolaso annuncia a ‘Il Giornale’ che per «rianimare Roma» e portarla fuori dall’emergenza sarà affiancato da una «squadra di romani». – «Con la candidatura di Bertolaso parte il recupero dei voti persi in questi anni a Roma dal centrodestra. Perché ciò accada dovremo unire il centrodestra ma anche i cittadini romani, al di là delle loro appartenenze partitiche, su un progetto chiaro e semplice senza astruserie e inganni. I romani vogliono un sindaco concreto e capace e non un chiacchierone della vecchia politica che promette ciò che non può mantenere». Lo sottolinea il senatore di Fi, Francesco Giro. Se conosco bene Bertolaso -spiega- lui farà un cronoprogramma e si metterà a lavoro per realizzarlo tutto, un pezzo dopo l’altro. A lui le chiacchiere non sono mai piaciute«.- «A Milano e a Roma il centrodestra è motivato e pronto a sostenere unito due personalità di primo livello come sono Parisi e Bertolaso. La sinistra è avvertita: non ci faremo di certo mettere in secondo piano rispetto a chi oggi si presenta vestito di nuovo ma mosso da logiche e prospettive vetuste. ‎Impediremo che il bluff renziano arrivi anche nelle città». Lo sottolinea in una nota la deputata azzurra, Daniela Santanchè.

– «Bertolaso a Repubblica »votai Rutelli«. Please, qual è la differenza con Marchini? Viva la coerenza». Lo scrive in un tweet il leader de La Destra e candidato Sindaco di Roma, Francesco Storace. – «Ringraziamo il Tg3 per il suo lungo servizio al nostro candidato sindaco Bertolaso, ma dice cose lontane dalla pura realtà. Innanzitutto, Fi è unitissima su Bertolaso. Secondo: la destra romana era divisa anche nel 2008 su Alemanno. Siamo nella normalità, avevamo candidati-contro storace Ciocchetti, Baldi, Baccini. Accade, ma abbiamo vinto. Se poi la giunta Alemanno ha deluso, è un altro paio di maniche. Bertolaso vincerà e non deluderà». Lo scrive il senatore di Fi, Francesco Giro. «A Roma l’NCD o una lista autonoma o con Marchini». Lo scrive su twitter il deputato di Ncd, Fabrizio Cicchito.

«Ormai c’è un candidato e bisogna cercare i voti. Punto. Questa è la regola fondamentale della politica. C’è il tempo della discussione e quello della campagna elettorale. Ora dobbiamo fare il massimo per vincere». Guido Bertolaso non convince tutto il centrodestra, ancora indeciso se sostenere l’ex capo della Protezione civile o Alfio Marchini per la corsa al Campidoglio. Preoccupato da questa divisione, Maurizio Gasparri invita tutte le forze politiche dell’area alternativa alla sinistra a fare uno sforzo per ritrovare l’unità. Anche perchè la campagna elettorale non può più aspettare. Per il vicepresidente azzurro del Senato, che insieme ad Antonio Tajani ha sempre tenuto contatti con Marchini, è il momento di rimboccarsi le maniche e spetta anche a Bertolaso cercare di ricomporre una coalizione che appare frammentata: «Anche Bertolaso deve subito avviare un confronto con le forze politiche che lo sostengono e ovviamente con tutta la realtà romana, senza rinchiudersi in un recinto politico e senza trascurare quelli da cui è partita la richiesta di candidatura». «È il 14 febbraio, si vota a giugno. Una volta scelto il candidato-sindaco a Roma del centrodestra, ovvero Bertolaso -avverte Gasparri- bisogna impiegare il tempo per promuoverne la candidatura e in questo siamo agevolati dalla notorietà del personaggio». – «Non si tratta, infatti -spiega il senatore di Fi- di promovere uno sconosciuto e questo è certamente un vantaggio. Dall’altro lato, però -avverte- bisogna vedere se questa frammentazione che al momento c’è nell’area alternativa alla sinistra si può ridurre». «Intanto -insiste Gasparri- bisogna cominciare la campagna elettorale, altrimenti si discute di tatticismi o di alleanze che casomai non ci saranno e si trascura l’oggetto del confronto democratico, cioè il candidato, Bertolaso e il suo programma». L’ex capo della Protezione civile non va giù a Francesco Storace. «Capisco Storace, si è candidato già 4 volte, è un suo diritto farlo, dopodichè tutti dovremmo riflettere sulla utilità di ciò che facciamo», taglia corto Gasparri.

«Il centrodestra si chiude su se stesso con una logica perdente. Noi andiamo avanti con Marchini, puntando in modo molto chiaro a vincere le amministrative». Raffaele Fitto crede nel progetto politico di Alfio Marchini per Roma e spiega all’Adnkronos perchè Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini sbagliano a sostenere Guido Bertolaso. «C’è chi pensa -spiega il leader di Conservatori e riformisti- di gestire il centrodestra in modo residuale e senza prospettiva. Rifiutare le primarie e rifiutare la possibilità di unire il centrodestra e tutto il popolo dei moderati, è un errore clamoroso. Che Berlusconi Salvini e Meloni hanno deciso di fare». «Noi puntiamo su Marchini, perchè -assicura Fitto- conosce la città. Ha dimostrato serietà in questi anni in cui è stato in Consiglio comunale e con umiltà e responsabilità ha fatto opposizione. Quella di Marchini non è una candidatura improvvisata. Non è uno dei tanti nomi, che servono a superare i contrasti politici all’interno di una coalizione. È una persona, che ha un progetto chiaro per Roma e che costituisce la vera occasione di cambiamento di cui c’e’ forte bisogno». Bertolaso può sparigliare le carte? «Per dieci giorni il centrodestra ha tirato fuori ogni volta un nome diverso. Lo ripeto, una campagna elettorale non si può fare inventando un nome all’ultimo minuto per superare i contrasti tra i partiti. Mai in questi mesi si è parlato di Roma e dei suoi problemi. C’e’ stato -avverte- solo un braccio di ferro tra i partiti, conclusosi con un’indicazione», quella di Bertolaso.

«Noi abbiamo sempre visto con favore la candidatura di Alfio Marchini. E la Lorenzin, che è il nostro esponente più di spicco a Roma, a ottobre in un’ intervista al ‘Corsera’ dichiarò: ‘se non va a spiaggiarsi verso la destra, noi siamo pronti a sostenere Marchini». Siamo assolutamente orientati a sostenere Marchini e non lo facciamo in una logica di partito ma in una logica civica«. Lo assicura il ministro dell’Interno Angelino Alfano a ‘In 1/2 ora’, su RaiTre.

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