In manette il pappone di Craiova: il boss della tratta delle ragazze rumene | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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In manette il pappone di Craiova: il boss della tratta delle ragazze rumene

– La Polizia di Roma Capitale, venerdì 12 febbraio, ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare a carico di un rumeno rom di 44 anni, nell’ambito delle indagini sul mercato della prostituzione dell’area sud di Roma. Dopo quasi tre anni di appostamenti, indagini e intercettazioni è stato possibile ai Vigili della sezione distaccata di Polizia Giudiziaria in Procura e a quelli del GSSU di chiudere un primo segmento di indagini con l’arresto dell’uomo, avvenuto alle ore 3.00 presso una sua abitazione alla Magliana. ‘Babboi’, ‘pappone di Craiova’, sono alcuni dei nomi con i quali l’uomo è conosciuto nell’ambiente. Egli di fatto gestiva, con la complicità di altri connazionali e italiani tuttora ricercati, una tratta di giovani ragazze provenienti dalla Romania: grazie a ciò aveva conquistato la gestione del triangolo della prostituzione che ogni sera va da via Aurelia a Viale Marconi fino a Via Cristoforo Colombo, dove giovani prostitute stazionano soprattutto presso i distributori di carburante. Dalle prime indagini l’uomo pare legato ad una organizzazione rumena senza scrupoli, con tentacoli su altri paesi europei, che convince giovani ragazze rumene a emigrare con promesse di una casa, lavoro e guadagni. Una volta giunte a Roma, però, le giovani vengono costrette e indotte alla prostituzione, con rigidi sistemi di controllo sulla loro vita e sui soldi ricavati, ospitate a gruppi di 3 o 4 in case della periferia sud, mantenute in un regime di semi-povertà, addirittura contando i profilattici utilizzati durante i ‘turni’. I proventi spettavano tutti al Babboi oppure al protettore di turno che aveva in gestione un tratto di marciapiede assegnato, che a sua volta riconosceva al «boss» un mensile che poteva arrivare a 150 Euro al giorno, a seconda della «esposizione» e del traffico clientelare. Da informazioni ottenute dalle numerose intercettazioni dei Vigili disposte dal Pm Cipolla, sembra che l’attività fosse molto remunerativa: i posti direttamente gestiti o dati in gestione (dai 30 ai 35) fruttavano in complessivo dalle 30.000 alle 40.000 Euro al mese, con un centinaio di ragazze che venivano accompagnate ogni sera alle 21 e recuperate la mattina alle 6 da uomini dell’organizzazione: quelle più «apprezzate» incassavano ogni notte dalle 500 alle 700 Euro, e se qualcuna di loro provava a ribellarsi o a trattenere soldi senza consegnarli, come successo ad alcune, subiva brutali violenze e veniva costantemente minacciata di ritorsioni contro i parenti in Romania, come tutte del resto. Gli agenti della Polizia Locale hanno ieri mattina tradotto l’arrestato presso la Casa Circondariale di Regina Coeli, mentre i Vigili portano avanti le indagini. Nuovi filoni sono aperti, in attesa dei prossimi arresti.

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Una risposta a In manette il pappone di Craiova: il boss della tratta delle ragazze rumene

  1. Francostars 14 febbraio 2016 a 20:45

    In ambito di prostituzione tra soggetti maggiorenni, mi domando il motivo per il quale a cadere vittime della tratta di persone a sfondo sessuale debbano essere sempre le donne straniere, mentre quelle italiane ne debbano essere quasi esenti, sia in Italia, sia all’estero ed il motivo per il quale i marciapiedi del sesso a pagamento si svuotano durante le vacanze natalizie e pasquali, per non dire di osservare le stesse professioniste con uno smartphone in mano ed anche un’autovettura a disposizione. La risposta a tutto questo è quella che la schiavitù del sesso a pagamento non è molto diffusa.

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