Mafia capitale, controesame del Roma: "Contatti tra Buzzi e Ama dal 2001" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Mafia capitale, controesame del Roma: “Contatti tra Buzzi e Ama dal 2001”

– Sono iniziati nel 2001 i contatti tra «l’universo Buzzi» e Ama. È questo uno degli elementi emersi durante il controesame del testimone dell’accusa, il maresciallo dei Ros Giovanni De Luca che nell’udienza del maxiprocesso a ‘Mafia Capitale’ ha risposto alle domande dei legali di alcuni dei principali imputati nell’inchiesta. Tra i punti toccati durante il controesame la nomina in Ama come direttore generale di Giovanni Fiscon, imputato nel procedimento. Rispondendo a una domanda posta dalla legale della difesa di Massimo Carminati, l’avvocato Ippolita Naso, sull’esistenza di contatti tra il suo assistito e lo stesso Fiscon il maresciallo ha spiegato che «non ci sono conversazioni tra i due, c’è un commento con Buzzi a nomina già avvenuta». Nel corso dell’udienza De Luca ha risposto anche sul ruolo ricoperto nell’organizzazione da Carlo Pucci che, come ha ricordato lo stesso maresciallo citando un’intercettazione, viene definito «l’uomo dell’ente Eur». Nell’organizzazione per Pucci viene prefigurato il ruolo di «pubblico ufficiale – ha detto in aula De Luca rispondendo a una domanda dell’avvocato Gianluca Tognozzi che difende l’ex funzionario – a disposizione dell’organizzazione, a libro paga».- Rispondendo a un’altra domanda dello stesso legale questa volta sul ruolo dell’ex ad di Eur Riccardo Mancini De Luca ha spiegato che «per quanto riguardava noi del secondo reparto investigativo un ruolo neutro, come un soggetto amministratore delegato di Eur spa che si interfacciava con Buzzi per controversie relative a dei pagamenti. Mentre – ha precisato De Luca – per quanto il reparto anticrimine di Roma vediamo l’interessamento da parte di Carminati e di Pucci per la tutela legale di Mancini per la vicenda Breda Menarinibus, di cui pero’ io non mi sono occupato». Non ha trovato invece una risposta la domanda relativa alle somme pagate in favore di Buzzi prima nella gestione Mancini e poi in quella Borghini. «Lei mi conferma – ha detto il legale rivolgendosi a De Luca – che sono stati pagati 800 mila euro durante la gestione di Riccardo Mancini e 4 milioni e 23 mila euro durante quella Borghini?». Il maresciallo si è riservato di dare una risposta in attesa di una verifica. «Devo verificare questi dati», ha detto il maresciallo. Domani l’udienza riprenderà con l’esame di un nuovo testimone dell’accusa sul ruolo di Agostino Gaglianone.

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