Roma, Totti via dal ritiro: divorzio con Spalletti ma il web si spacca. Venditti: "Ci sono dei tempi" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Roma, Totti via dal ritiro: divorzio con Spalletti ma il web si spacca. Venditti: “Ci sono dei tempi”

– Il ciclone Totti spacca la rete. Questa volta il suo destro diretto in porta, però, non c’entra. Su internet, sui social, i tifosi più o meno eccellenti prendono posizione sulla vicenda dell’esclusione del simbolo ormai sbiadito della Roma, da parte di Spalletti. In percentuale, ma di poco, Totti prevale, trascinandosi un buon 55 per cento di fetta della tifoseria. Anche i sostenitori della fazione opposta, quelli che appoggiano la Lazio, si schierano a favore di Totti, concedendogli l’onore della storia e riconoscendo che «il trattamento non è stato adeguato». L’hashtag #Totti è in cima alla top ten di Twitter, i commenti non si contano, a poche ore dalla decisione di Spalletti di cacciarlo da Trigoria e dalla sfida contro il Palermo, che a questo punto passa in secondo piano. La app ‘Trastevere’ gli dedica una battuta, con tanto di foto del ‘Pupone’ che esclama «Voglio andare a vivere in campagna». Altro sarcasmo arriva dal sito Calciatori brutti, che scrive: «Totti è la storia del calcio italiano, ma certe cose vanno tenute dentro lo spogliatoio. Tipo Dzeko». Il tweet di un tifoso la dice lunga sul clima che si respira: «Se si separano mamma e papà i figli devono scegliere da che parte stare? Io provo a capire. E non smetto di amare #Totti e OfficialASRoma». Un altro fan giallorosso si schiera dalla parte del capitano storico della Roma: «Si può cacciare un calciatore. Ma non si può cacciare la storia. Oggi con #Totti lascia il ritiro ogni vero tifoso dell’ OfficialASRoma». Fra le immagini più ‘virali’ quella che ritrae Totti mentre ripete il famoso selfie scattato dopo il gol contro la Lazio nel derby della passata stagione, ma alle sue spalle non c’è la curva sud, ma un manipolo di persone anziane che agitano palloncini nella sala di una casa di cura. Molti pubblicano invece la foto della maglia di Totti, visibilmente stropicciata, con il bella mostra il numero 10. «Non si uccidono così i capitani», scrive un tifoso che evidentemente si sente tradito. Nella pagina ‘Tottifan’ di Facebook non sono pochi quelli che se la prendono con Pallotta, accusato di «assenteismo». «se fosse stato più presente questa vicenda sarebbe stata gestita meglio», scrive un tifoso. Altri dicono che «non non è stato compreso il senso delle parole di Totti». «Chi critica Totti farebbe meglio a cambiare squadra», il commento di un tifoso deluso, che poi aggiunge – con un’emoticon lacrimosa – «Sempre con te, capitano mio». Toni forti, passione. La polemica di Francesco Totti col tecnico Spalletti accende gli animi, scava nei sentimenti, divide. Una bandiera del calcio italiano, Sandro Mazzola, stella dell’Inter degli anni d’oro, da sempre estimatore del capitano romanista è fra i primi a schierarsi: «sto con Totti, senza dubbio» dice, e aggiunge: «lo considero uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi. Capisco anche che ha una certa età, in altri tempi si smetteva prima. Ma io seguo le partite, vedo che quando entra anche per 15-20 minuti, fa calcio, cambia le cose, il suo tocco si vede. Mi meraviglia la decisione di Spalletti – dice Mazzola – ma come si fa a cacciare uno come Totti? Quello inventa calcio, non ne abbiamo così nel campionato». Grande è lo stupore di Antonello Venditti, tifoso giallorosso e amico di Totti: «In questa storia sbagliano tutti…a noi rimane una profonda tristezza» scrive il cantautore su Facebook. «Roma è in subbuglio….Totti rimandato a casa! Ma casa sua è Roma e la Roma, aggiunge Venditti. Capisco che il rispetto deve essere reciproco ma ci sono modi e tempi…noi spettatori attoniti», infine una domanda: «a noi chi ci rispetta?». «Francesco è una gloria d’Italia – commenta Lino Banfi, attore pugliese di simpatie romaniste – e Spalletti è stato troppo duro. L’allenatore ha sempre ragione, ma qui non stiamo parlando di un ragazzino della Primavera. Totti ha forse sbagliato a dire quelle cose, ma Spalletti doveva contare fino a 25-26…. Cacciarlo è stata una cosa bruttissima non solo per Roma e i romanisti, ma in generale, perché Totti è un campione, e uscire di scena può essere la cosa più difficile del mondo. Ci vuole rispetto». Sinisa Mihajlovic, amico di Totti e collega di Spalletti se ne sta sulle sue, e diplomaticamente commenta: «Con più chiarezza e rispetto magari non si arrivava a questo».

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