Cig, Uil: "In un mese +234%: Lazio seconda regione per richieste" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Cig, Uil: “In un mese +234%: Lazio seconda regione per richieste”

– Nonostante il blocco della cassa integrazione ordinaria e i mancati finanziamenti di quella in deroga, nel Lazio a gennaio 2016 le ore di cig aumentano del 234% rispetto al mese precedente e del 202,8% rispetto a gennaio 2015, facendo così della nostra regione la seconda in Italia (preceduta solo dal Piemonte) per il maggior numero di richieste di cassa integrazione nell’arco di un anno. «Dati in controtendenza con la ripresa che ci viene prospettata – commenta il segretario generale della Uil di Roma e del Lazio, Alberto Civica – segno di una situazione negativa che perdura e al momento non accenna a migliorare. Il fatto che sia soprattutto la cassa straordinaria ad aumentare, tra l’altro, ci conferma il perdurare della crisi del nostro sistema produttivo e ci preoccupa per i riflessi che, in ambito occupazionale, porterà quest’assenza prolungata di politiche di sviluppo che rimettano in moto realmente il nostro Paese». Sono Frosinone e Rieti le due province laziali con la maggiore richiesta di cassa integrazione. A gennaio 2016, il capoluogo ciociaro ha raggiunto un incremento esponenziale rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (+1.941%). Tra le crisi maggiori la Fiat di Cassino in fase di riorganizzazione aziendale, la Marangoni e l’intero settore chimico. Non è un caso infatti che anche nel frusinate il picco maggiore di richieste sia relativo alla cig straordinaria. Il Reatino con il suo +27,3% di aumento totale non è da meno. E anche qui a crescere sono soprattutto le ore di cig straordinaria e in deroga. Sono industria (+307%) e artigianato (+103%) i settori che nell’arco dell’anno (gennaio 2015/gennaio 2016) hanno inoltrato maggiori richieste di cig, seguiti dal commercio che con un +29% continua soprattutto nella Capitale e provincia il suo declino. «E la crisi della grande distribuzione ne è una triste conferma – conclude Civica – crisi che va avanti da oltre un anno e tende a radicalizzarsi sempre più. Crediamo che il Governo debba rivedere le norme restrittive del Jobs Act, rafforzando le protezioni sociali, soprattutto in questa fase ancora di crescita rallentata e di diffuse crisi aziendali».

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