Geotermia, via libera dalla commissione
La Commissione Ambiente, lavori pubblici, mobilità, politiche della casa e urbanistica del Consiglio regionale del Lazio, presieduta daEnrico Panunzi, ha approvato a maggioranza la proposta di legge della Giunta regionale in materia di “piccole utilizzazioni locali di calore geotermico”. Il provvedimento passa all’Aula consiliare per l’approvazione definitiva.
La proposta di legge, illustrata dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Enti Locali e Politiche Abitative, Fabio Refrigeri, ha come finalità quella di sostenere e promuovere interventi rivolti a migliorare l’efficienza del sistema energetico nel suo complesso e a favorire lo sviluppo della Clean economy anche attraverso l’uso delle risorse geotermiche a bassa entalpia e l’installazione di impianti di produzione di calore da risorsa geotermica. A tal fine, le norme contenute nel testo approvato oggi regolano le piccole utilizzazioni locali di calore geotermico – definite dall’articolo 10 del decreto legislativo 11 febbraio 2010, n. 22 – ottenute tramite l’esecuzione di pozzi di profondità fino a 400 metri per ricerca, estrazione e utilizzazione di acque calde e fluidi geotermici, comprese le acque calde sgorganti da sorgenti per potenza termica complessiva non superiore a 2000 Kw termici. Al fine di provvedere a un costante monitoraggio della diffusione delle piccole utilizzazioni di calore geotermico sul territorio regionale, la legge istituisce, presso la struttura regionale competente in materia, la banca dati degli impianti geotermici (“Registro regionale degli impianti geotermici” – R.I.G.). La Regione, inoltre, provvederà alla redazione della “Carta idro-geo-termica regionale”.
Nel corso della stessa seduta la Commissione ha anche dato parere favorevole a due schemi di delibera di Giunta. Con il primo, accompagnato da una osservazione della Commissione, si sbloccano i fondi per l’attuazione dei programmi di edilizia residenziale pubblica alle cooperative e alle imprese ammesse a fruire delle agevolazioni previste nella delibera di Giunta n. 355/2004 e dai successivi provvedimenti regionali, da realizzare nell’ambito delle cinque province laziali. In più, per il Comune di Roma, si sbloccano le stesse risorse destinate alle cooperative ammesse a finanziamento con i fondi destinati alle forze armate, forze dell’ordine, vigili urbani e assimilati. Buona parte del finanziamento è costituito da un contributo in conto interessi erogato direttamente dalla Regione Lazio su una quota di mutuo, pari a 22.000 euro ad alloggio per gli interventi localizzati nel Comune di Roma e a 13.500 euro per quelli negli ambiti provinciali ad esclusione del Comune di Roma.
Col parere favorevole sul secondo schema di delibera di Giunta, invece, la commissione ha approvato la “ricognizione dei rapporti giuridici attivi e passivi, delle risorse umane e strumentali nonché delle risorse finanziarie iscritte in bilancio” dell’Agenzia regionale per i parchi (Arp) e dell’Agenzia regionale per la difesa del suolo (Ardis), come stabilito all’articolo 1 della legge regionale n. 15 del 2015, che aveva disposto la soppressione delle due agenzie regionali. Le competenze dei due enti sono già state trasferite a due direzioni regionali: “Ambiente e Sistemi naturali”, per quanto riguarda l’Arp; “Risorse idriche e difesa del suolo”, per quanto concerne l’Ardis.
Entrambi i provvedimenti tornano in Giunta per l’approvazione definitiva.
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