Municipio 2 – Liburdi (indipendente) : «Il quadrante San Lorenzo da troppo tempo dimenticato» | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Municipio 2 – Liburdi (indipendente) : «Il quadrante San Lorenzo da troppo tempo dimenticato»

Andrea Liburdi e il comitato sostenitore insieme ad Alessandra Mussolini

Andrea Liburdi e il comitato sostenitore insieme ad Alessandra Mussolini

Creare un programma elettorale con un sostegno che parte dal popolo. È questa l’idea di Andrea Liburdi, indipedente, candidato per il secondo Municipio di Roma che alcuni giorni fa a piazza Bologna ha iniziato una raccolta firme affinché uno dei quartieri più belli di Roma, possa uscire dal degrado in cui vive attualmente.Per Liburdi uno dei primi problemi è stato l’accorpamento tra ex terzo ed ex secondo Municipio che ha portato il quadrante San Lorenzo a uno stato di dimenticanza. «Per me quello che conta non è tanto il simbolo politico – ha affermato – ma la persona che ci mette la faccia e si espone in prima persona».
In attesa di un programma elettorale, sono molte le questioni sul tavolo, come Piazza Armellini, Villa Massimo, la stazione Tiburtina. Ma quale potrebbe essere la differenza rispetto al passato? «Il passaggio fondamentale – dichiara Liburdi – è che la sinistra si è sempre riempita la bocca di partecipazione che in realtà non ci è mai stata. Io vorrei creare dei veri gruppi di lavoro per problemi che riguardano il quartiere».Una delle battaglie sarà sicuramente Villa Massimo. . «Da tre anni i cittadini del quartiere subiscono la chiusura del giardino di Villa Massimo – sostiene Emanuele Iannuzzi, del Comitato Villa Massimo – un fondamentale spazio di aggregazione e socialità, in cui le famiglie con bambini ed anziani del nostro territorio sono stati derubati di uno storico spazio pubblico che da oltre settant’anni rappresentava un punto di incontro, svago e benessere per tutti loro».Occhi puntati anche sulla Stazione Tiburtina la quale, secondo Lorenzo Mancuso, del Comitato Stazione Tiburtina, «è diventata una birreria a cielo aperto, punto di ritrovo per sbandati che si ritrovano a consumare alcolici acquistati in negozi etnici a basso costo; sbandati che poi fanno i loro bisogni fisiologici in strada».

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