Per i villaggi rom vigilanza e formazione: ecco il bando del Campidoglio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Per i villaggi rom vigilanza e formazione: ecco il bando del Campidoglio

Dopo anni di proroghe tecniche per la gestione sociale e strutturale dei Villaggi, Roma Capitale ha promosso una gara a procedura pubblica per l’affidamento del servizio di gestione sociale, di formazione lavoro, di interventi di piccola manutenzione e del servizio di vigilanza dei Villaggi autorizzati di Castel Romano, Lombroso, Salone, Candoni, La Barbuta e Via Gordiani. Il Bando recepisce rigorosamente l’impegno comunitario e, in particolare, la “Strategia Nazionale per l’Inclusione Sociale delle Comunità Rom, Sinti e Caminanti 2012-2020” in attuazione della Comunicazione della Commissione Europea n.173/2011, in una prospettiva di promozione degli strumenti di inclusione sociale e di contrasto alla discriminazione.

L’assetto attuale dei Villaggi, infatti, nonostante gli obblighi internazionali, risulta ancora gravemente carente e continua a produrre le stesse condizioni di isolamento che riducono le possibilità di inclusione sociale ed economica delle comunità, determinando quelle situazioni di illegittimità che la Commissione Europea punisce con procedimenti di infrazione nei confronti degli Stati membri.  Il 24 aprile 2014 la Direzione Generale Giustizia della Commissione Europea ha, infatti, già avviato una procedura di pre-infrazione nei confronti dell’Italia, indirizzando al Governo una “Richiesta di informazioni aggiuntive riguardo a questioni di alloggio dei rom ai fini della direttiva 2000/43/CE”, sottolineando come i campi risultino limitare gravemente i diritti fondamentali degli interessati, isolandoli e privandoli di adeguate possibilità di occupazione e istruzione, con un trattamento discriminatorio e segregante.

Occupazione, istruzione, condizione abitativa e salute sono, dunque, le aree d’intervento che l’Amministrazione intende affrontare, sollecitando gli operatori del settore nell’individuazione di soluzioni sperimentali e migliorative. Obiettivo cardine del Bando è, infatti, il superamento della precedente logica dello “stato emergenziale costante”, attraverso l’attuazione di nuove modalità di accoglienza che, coniugando il principio inalienabile di parità di trattamento fra le persone, indipendentemente dall’origine etnica, con l’altrettanto imprescindibile principio di legalità, prevedano percorsi mirati alla fuoriuscita dai Villaggi tramite interventi che favoriscano l’innesco di processi partecipativi e plurali di cambiamento.

Roma, 24 febbraio 2016

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