Campidoglio, stretta su assenteisti: 2 licenziati, 95 a rischio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Campidoglio, stretta su assenteisti: 2 licenziati, 95 a rischio

– A due mesi dall’avvio arrivano i primi risultati delle verifiche disposte dal commissario straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, sull’assenteismo in Campidoglio. Il bilancio, come anticipato dal Messaggero, parla di due dipendenti licenziati con preavviso e 95 procedure disciplinari aperte, tra cui 19 nei confronti di altrettanti dirigenti. Nel mirino del commissario anche i «furbetti del cartellino»: sono infatti 5 le procedure disciplinari in corso per presunte irregolarità nella registrazione delle presenze in servizio. Sin dal suo insediamento a palazzo Senatorio, il commissario Tronca aveva espresso l’intenzione di avviare una serie di verifiche e controlli sul personale capitolino, con la collaborazione dei dirigenti e degli stessi dipendenti per «assicurare – come si legge in una nota del Campidoglio – un’azione amministrativa efficace e trasparente». Anche nel 2015, ma nel corso dell’intero anno, erano stati due i dipendenti licenziati per assenteismo. «Per quanto riguarda le assenze giustificate, documentate nel Rapporto trimestrale pubblicato nei giorni scorsi nella sezione Amministrazione Trasparente del sito del Campidoglio – sottolinea la nota -, l’Amministrazione Capitolina precisa che nel 2015 il dato medio di assenze (ferie comprese) è stato del 23,72% contro il 26,21% del 2014, in linea, peraltro, con il costante decremento registrato negli ultimi 10 anni (nel 2006 era del 33,58%)». Al netto delle ferie, dunque, la media delle assenze dal lavoro nel 2015 è stata dell’11,8% (assenze per malattia retribuita, permessi Legge 104, maternità, congedo parentale e malattia figlio, permessi sindacali, cariche elettive, percorsi di formazione ed altre richieste). Tronca era corso ai ripari lo scorso gennaio, avviando verifiche a tappeto in seguito alle immagini di una trasmissione televisiva che smascherava i cosiddetti «furbetti del cartellino». Nel servizio venivano immortalati dipendenti della sede di un municipio che passavano il badge nell’apposita macchinetta e invece di andare a lavorare uscivano per andare a fare colazione o per andare a fare la spesa. Il servizio aveva registrato episodi analoghi anche in un altro ufficio comunale con un bar interno dove la maggior parte dei dipendenti iniziavano la giornata davanti a un caffè invece di andare in ufficio.

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