Omicidio Varani, confessione choc di Foffo: "Volevo uccidere mio padre" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Omicidio Varani, confessione choc di Foffo: “Volevo uccidere mio padre”

– «Volevo uccidere mio padre e forse ho combinato tutto questo per vendicarmi di lui». Queste le parole dette da Manule Foffo al pm Francesco Scavo nel corso del secondo interrogatorio svolto venerdì scorso nel carcere di Regina Coeli. Foffo si trova in carcere con Marco Prato per avere ucciso durante un festino a base di alcol e cocaina, dopo sevizie durate due ore, Luca Varani in un appartamento a Roma. Nel corso del secondo interrogatorio Foffo, che dopo il terribile omicidio ha raccontato tutto al padre che lo ha portato dai carabinieri, ha aggiunto: «non escludo di avere combinato tutto questo per dare una risposta al rapporto con mio padre, forse come per vendetta nei suoi confronti:, perché mi faceva sentire sempre al secondo posto dopo mio fratellounito a tutto il resto forse mi ha portato a fare quello che ho fatto».«Mentre il mio assistito parlava con Prato il discorso è finito su questioni personali e ha parlato del suo rapporto col padre e di come lo vivesse male» conferma all’Adnkronos il legale di Foffo, l’avvocato Michele Andreano. «Ora bisognerebbe capire perché ha detto quelle cose – sottolinea il legale – gli psichiatri dovranno capire il senso di queste parole, perché servono competenze specifiche per questo». – Andreano fa sapere di attendere «serenamente la decisione del gip sulla richiesta di incidente probatorio». Decisione che dovrebbe arrivare a breve perché per «l’esame tossicologico è bene che non passi troppo tempo». «Mi auguro che il Gip si esprima entro martedì» afferma l’avvocato di Foffo. I tempi potrebbero invece allungarsi se il Gip concederà la perizia psichiatrica. «Per una perizia psichiatrica – spiega l’avvocato Andreano – serviranno almeno 10 incontri e con una cadenza di un incontro a settimana immagino che bisognerà aspettare almeno 3 mesi per arrivare a un risultato» conclude Andreano.

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