Nomadi, 21 Luglio: "Oltre 300 persone sgomberate dal centro di via Salaria" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Nomadi, 21 Luglio: “Oltre 300 persone sgomberate dal centro di via Salaria”

– 325 persone, tra cui 139 minori e decine di anziani gravemente malati, si ritroveranno improvvisamente per strada, senza un tetto sopra la testa, in seguito alla decisione del Comune di Roma di dimettere tutti gli ospiti accolti nel “centro di raccolta rom” di via Salaria 971, senza concedere loro alcuna alternativa abitativa adeguata. Secondo quanto riportato nei fogli di dimissioni notificati alle famiglie e firmati dal Dipartimento Politiche Sociali e secondo le informazioni raccolte dall’Associazione 21 luglio, gli ospiti dovranno abbandonare la struttura “entro e non oltre la data del 28 marzo 2016”. L’Associazione 21 luglio esprime profonda preoccupazione per l’intervento che il Comune intende porre in atto perche’ questo avrebbe come sola conseguenza quella di rendere ulteriormente vulnerabili uomini, donne e bambini e di interrompere inevitabilmente il percorso scolastico di 55 minori che attualmente frequentano regolarmente la scuola. A destare preoccupazione, in piu’, sono le motivazioni espresse dal Comune nei fogli di dimissioni. Si fa infatti riferimento al superamento “del tempo di permanenza presso la struttura, in considerazione del carattere di temporaneita’ dell’accoglienza”. Tuttavia, sottolinea l’Associazione 21 luglio, l’entita’ del periodo di accoglienza nel centro di via Salaria non e’ presente in alcun regolamento della struttura, ne’ e’ mai stato comunicato alle famiglie al momento dell’ingresso. L’altra motivazione addotta dal Comune risulta invece l’infrazione, da parte delle famiglie, di regole fondamentali previste dal regolamento della struttura, quali il divieto di “ospitare irregolarmente persone esterne all’interno del centro”. Cosi’ in un comunicato l’Associazione 21 luglio.Prescrizioni particolarmente restrittive, tuttavia, che fanno riferimento a un regolamento non trasparente e non acquisibile per consultazione neanche dagli stessi ospiti. Piu’ volte, nel corso degli ultimi anni, l’Associazione 21 luglio ha puntato i riflettori sul centro di via Salaria, sottolineando la necessita’ di superare con urgenza una struttura priva dei requisiti strutturali e organizzativi previsti dalla legge regionale e nazionale e in cui, dal novembre 2009, sono concentrate comunita’ rom su base etnica e in violazione dei diritti fondamentali. Il centro, peraltro, e’ gestito dal Consorzio Casa della Solidarieta’, che e’ stato commissariato in virtu’ degli sviluppi dell’inchiesta su “Mafia Capitale”. “Superare questa struttura attraverso dimissioni collettive che non prevedono alternative abitative adeguate- afferma l’Associazione 21 luglio- e’ pero’ la scelta peggiore tra le opzioni possibili. Mettere sulla strada 123 nuclei familiari, interrompere la frequenza scolastica dei bambini, negare l’accoglienza a decine di anziani con invalidita’ anche gravi: e’ questa l’interpretazione della Strategia Nazionale per l’inclusione dei Rom che il Comune di Roma intende declinare sul territorio?”. L’Associazione 21 luglio chiede pertanto al Comune di Roma una immediata sospensione della chiusura del “centro di raccolta” di via Salaria e l’apertura di un Tavolo, che veda coinvolti i rom, per la definizione di scelte che vadano verso il superamento del “centro di raccolta” secondo tempi congrui e nel rispetto dei diritti umani delle 325 persone accolte. Dalla tarda mattinata di oggi l’Associazione 21 luglio sara’ presente davanti alla sede del Dipartimento Politiche Sociali, in viale Manzoni 16, con le famiglie rom di via Salaria che hanno organizzato un sit in di protesta contro la decisione del Comune, nel quale sara’ chiesto un incontro con le autorita’, conclude l’Associazione 21 luglio.

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