Comunali, Virginia Raggi: "Sono pronta, le mamme possono far tutto" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Comunali, Virginia Raggi: “Sono pronta, le mamme possono far tutto”

«Io mi sento pronta. Abbiamo una squadra che ci supporta e che va avanti». Virginia Raggi, candidata sindaco di Roma del Movimento 5 Stelle, continua la sua corsa verso il Colle capitolino. E sul caso ‘sindaco-mamma’, scoppiato nel centrodestra dopo le parole di Guido Bertolaso sulla possibile candidatura di Giorgia Meloni, taglia corto: «Io penso sia una cosa eccezionale. Penso una mamma, una donna, possa fare tutto ciò che può fare un uomo». Come ci si organizza? «Esattamente come si organizzano tutte le persone che hanno la fortuna di avere un lavoro: facendo salti mortali». «Sono stata scelta con una votazione in rete che è un metodo innovativo e peraltro utilizzano moltissimi nuovi partiti e forze politiche che vogliono dare la possibilità ai cittadini di scegliere direttamente i loro candidati, senza passare per le segreterie di partito» dice oggi la ‘pentastellata’ ospite della trasmissione ‘diMartedì’ su La7. Raggi rivendica di essere una «cittadina, una persona normale col pallino dell’onestà». Lei a differenza di Patrizia Bedori, che era in corsa per il M5s a Milano, ha deciso di non mollare. «La pressione mediatica è tanta – commenta – Bisogna avere tanto coraggio e le spalle larghe. La pressione è tanta e lei con grande onestà ha ammesso di non farcela». E poi confessa: «Dopo la mia ‘elezione’ sono stata pedinata, ed ho avuto paura. Perché come persona normale, come cittadina non mi aspettavo di essere seguita e fotografata sotto casa». Poi passa all’attacco: «Il centrodestra e il centrosinistra parlano solo di candidature nel frattempo non pensano minimamente a trovare le soluzioni per i problemi di Roma». Lei, invece, le idee chiare sembra già averle: «Io spero di poter dire di aver realizzato il programma e tutte le soluzioni che mettiamo in campo» risponde a chi le chiede quale vorrebbe fosse l’eredità del suo mandato. E intanto annuncia lotta agli sprechi e all’evasione in Atac: «Bisogna tagliare consulenze e appalti esterni e l’azienda si permette di sprecare e non incassare oltre 100 milioni l’anno di biglietti perché non controlla l’evasione».

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